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Quel che penso sul digitale

21/03/2013

E’ riassunto qui sotto.

From → roba di ridere

109 commenti
  1. Boribombo permalink

    Arghhhh!!! Ho il tubo bloccato dal server aziendale!!! Arghhhh!!!

    • Enrico Montalto permalink

      Te lo racconto… C’è un tipo che brontola continuamente la moglie Emma per la sua arretratezza… Usa ancora i post it sul frigo… Fa le parole crociate, stampa in a4 il suo lavoro e a letto legge un classico libro. Al contrario Lui, il tecnico di casa fa le stesse cose con il suo inseparabile tablet… Fino a quando in bagno, accortosi tardi della mancanza della carta igienica, riceve dalla moglie quanto sopra in risposta alla sua richiesta di aiuto… 🙂

      Che gente eh…

      Video visto tramite tablet mediacome 86565xy
      Messaggio inviato tramite il mio smartphone 3653s3… 🙂

  2. brava Emma!

  3. Simone permalink

    Cioe’, hai un tablet e l’UNICO momento in cui e’ utile usarlo (quando sei in bagno) non lo usi?
    E’ inconcepibile…

  4. Enrico Montalto permalink

    Geniale!

  5. Uahahahahahah!
    Però io non son così drastico… dipende da cosa uno vuol fare! Il digitale ha dei vantaggi come la velocità e l’economicità della distribuzione, la possibilità di modificare i contenuti e di poterli ri-condividere velocemente, senza avere i tipici problemi di magazzino.
    La carta d’altro canto è meno volatile e a fronte di un investimento iniziale, non richiede batterie, hardware o software paricolari per funzionare. E poi vuoi mettere il profumo della carta o il piacere di sfogliare un fumetto???

    • Ma certo, lo so. Però mi faceva ridere. Diciamo che i vantaggi che segnali sono pure gli svantaggi che un opera digitale si trascina dietro. Perchè il problema è sempre quello: se io faccio fumetti e metto in rete il mio lavoro, due secondi dopo, grazie alla velocità, alla condivisione e tuto il resto, il mio lavoro è già patrimonio della rete, senza limiti. Gratis. Magari lo hanno pagato pochi coraggiosi, poi si fa alla svelta a ributtarlo in rete per altre vie. Vedi la musica, vedi i film. Il mio guadagno è quindi molto relativo e io dopo due nueri chiudo e vado a fare il geologo, perchè alle mie figlie qualcosa da mangiare devo pur darglielo. Poi c’è il discorso che comunque preferisco libri e fumetti su carta, ma quello è un altro discorso. Qui volevo solo puntualizzare il fattore economico, importantissimo e mai preso in considerazione dai sostenitori della libertà totale della rete e della cancellazione del diritto d’autore. Uno scenario apocalittico vedrebbe la rete vuota. Perchè tutti i mercati che producevano contenuti sono collassati. E nessuno produce più niente, perchè non ne ricava più un soldo. E siamo tutti a coltivare i campi. Che a me va anche bene, mi piace stare nei campi.

      • asdert permalink

        Ecco qua! Finalmente! Finalmente il Grande Leo Ortolani offre il fianco e posso criticarlo. Finalmente posso fare anche io il commento Gne-Gne!

        Forse eri ironico (visto che praticamente ammetti un post si e un post anche di fare uso del “Mercato alternativo”), ma non posso resistere… quindi…

        Non e’ provato che la pirateria danneggi le vendite. “Ma come, che cacchio dici”. E invece si. Anzi, il primo rapporto ufficiale non commissionato da major, casi editrici etc, insomma il primo rapporto oggettivamente non diparte (commisionato dall’Unione Europea), mostra segni opposti ovvero sembra che la pirateria incentivi le vendite “Ufficiali”. Appena ritrovo il link, lo posto, comunque non dovrebbe essere difficile trovarlo visto che e’ proprio di queste settimane.

        Il concetto e’ semplice: il film pirata, in mancanza del mercato alterantivo, semplicemente non lo vado a vedere. Invece se mi scarico un film pirata (perche secondo me immeritevole di vederlo al cinema) puo’ capitare che mi ricreda, forse non tanto da rivederlo al cinema, ma magari al prossimo film dello stesso regista i 7 euri glie li daro’!

        E comunque i mezzi per difendersi ci sarebbero (DRM), anche se io penso che la difesa dei diritti d’autore debba sempre seguire vie legali, perche’ ogni tecnologia puo’ essere resa inefficace da un’altra tecnologia.

      • asdert permalink

        Ecco il link ad un articolo che contiene il PDF originale. Lo so che lo studio e’ un po’ limitato quindi linko anche una “Campana opposta”
        http://www.rockol.it/news-481521/Pirateria,-per-l'IFPI-la-ricerca-della-Commissione-Europea-%C3%A8-'fuorviante

      • In realtà il mio era non un discorso più ampio: se devo comprare un fumetto preferisco la carta, se devo fare un documento aziendale meglio il digitale, non intendevo toccare il discorso economico.
        Il discorso sull’accesso gratuito però è ampio e combattutto. Non hai idee di quante masturbazioni mentali mi faccio sull’argomento (Ma Ma Maestro, le posso dare del tu???). Rimanendo nel campo del fumetto a mio parere il digitale però può essere di grande aiuto: esempio pubblicare il primo numero di una serie e le prime tre pagine di ogni volume, magari mettendo qualche pubblicità (se vuoi leggerlo pulito pulito lo compri).
        Per esempio se non ci fosse stato il web, col cavolo che avrei comprato il libro di Zerocalcare o il fumetto della Barbato.
        Se invece si vuole avere un ritorno economico dal web, purtroppo non bisogna puntare sul vendere il contenuto (che l’utente non vuole pagare mai), ma far pagare qualcosa che l’utente ritiene di grande valore: il proprio tempo (quindi non più vendere contenuti, ma vendere servizi). Un esempio veloce: pochi sono disposti a pagare per vedere un film su internet, ma mediavideo guadagnava offrendo contenuto gratuito, ma banda a pagamento. Ma mica dico che è la soluzione, eh! Son solo idee che frullano e altri punti di vista.
        P.S. io son di quelli che compra i DVD e vado al cinema a vedere anche le vaccate. Che poi gli amici ti chiedono: perché non lo scarichi? e io divento rosso e invento motivazioni improbabili

      • Brusapa Jon permalink

        Capisco il discorso dei diritti, teniamo presente però che se io ascolto la musica senza alcun supporto (cassette, vinili, CD) o leggo i libri in formato digitale e non cartaceo, non voglio dover pagare anche tutti i costi di una tecnologia “obsoleta” solo perché agganciando i diritti d’autore a qualcosa di fisico è più facile tracciarne la proprietà.
        Se compro un libro cartaceo lo posso prestare a tutti i miei amici perché se lo leggano mentre se compro un ebook magari lo pago uguale e poi non farlo leggereposso prestarlo nemmeno a mia moglie?

      • Fabio permalink

        non mi pare che musica e cinema abbiano chiuso i battenti per colpa della rete… certo è pur vero che il cinema è sempre una cosa diversa rispetto al film a casa, e che la musica incassa probabilmente di più da tour e concerti e merchandising che non dal CD (che sembra diventato solo un mezzo per pubblicizzare il proprio lavoro a questo punto)… libri e fumetti su cosa possono contare a parte il piacere del contatto con la carta? qualche rischio in più rispetto agli altri c’è… ma bisogna anche tener conto del fatto che il digitale è inarrestabile, e se anche ci si rifiuta di realizzare la versione digitale, c’è chi si ingegna e lavora di scanner sulla versione cartacea… comunque credo che chi ha disponibilità economica compri anche in digitale (lo dico da abbonato al Topolino digitale anche se possessore di migliaia di volumi e fumetti che continuo a comprare… certo, più orientato ora ai volumi rilegati e stampati su carta buona)

      • Leo, attualmente per i manga e fumetti o comics più noti esistono centinaia di scanlations (scansioni più traduzioni): basta una persona in tutto il mondo con uno scanner e poche ore (tenendosi larghi) dopo tutta la rete ha a disposizione quel materiale. Quindi non è che cambi poi molto la situazione…tanto più che in futuro ci saranno sempre più tablet e magari anche e-book reader a colori, dunque il digitale presto o tardi finirà per soppiantare quasi totalmente la carta. E ne sarei anche lieto, visto che ora non so più quasi dove mettere tutti i fumetti che ho comprato fino ad ora!

      • Be’, se ha del tempo per farlo, quello con lo scanner, lo faccia pure. Io, nel frattempo, aspetto il futuro in cui il digitale avrà soppiantato quasi del tutto la carta.

      • [OT] Leo, perchè non metti un sistema di commenti che permetta di rispondere ad una tua risposta? Tipo Disqus, tanto per citarne uno buono! Ciauz

      • clauderouges permalink

        In realtà ormai la maggior parte delle ricerche dimostra il contrario. Cioè che le opere più piratate e scaricate illegalmente sono quelle meno reperibili sui canali “legali”. Nella maggior parte dei casi quelli che scaricano compulsivamente non utilizzano nemmeno il 5% del materiale scaricato. Lo scaricano e basta giusto per il gusto di avere gigabyte di roba sull’hard disk. Ma questi non sarebbero comunque acquirenti. Quelli che che comprano ora il fumetto lo comprerebbero ugualmente. I dischi più piratati per anni sono stati quelli dei Beatles, che guarda caso, erano fra i pochi che non rendevano il loro catalogo disponibile in digitale. Appena sono arrivati su iTunes sono schizzati in testa alle classifiche di vendita per parecchie settimane. Io comunque non credo che carta e digitale si escludano a vicenda. Meglio sarebbe avere entrambe le possibilità.
        Morale: se Rat-Man fosse disponibile legalmente in digitale a prezzi appetibili sparirebbero tutti quei siti che te lo fanno scaricare gratis ma in qualità infima e alcuni nuovi lettori comincerebbero, anche solo per curiosità, a scaricarlo pagando. I vecchi lettori non credo proprio che si convertirebbero alla pirateria. I fan hanno una certa etica, bisogna riconoscerlo. La paura della pirateria è quasi sempre solo una paura, piuttosto ingiustificata se si guarda ai numeri reali.

      • Alla fine, la mia non è paura per la pirateria, che su Rat-Man esiste già e mette tutto a disposizione, è che proprio non mi piace il digitale, in quanto mezzo per fruire di un fumetto o di un libro.
        E’ un mio limite, sicuramente, ma si porta dietro delle conseguenze.
        Oltretutto sbarcare sul digitale non significa pubblicare Rat-Man in italiano per l’Italia, , am significa portarlo a disposizione del mondo intero, attraverso almeno le principali lingue parlate.
        E qui entra in gioco la gtraduzione, che non può essere fatta, per Rat-Man, dal primo che passa.
        Quindi ci sono comunque costi da affrontare e lanci da realizzare BENE. Troppe volte Rat-Man è stato buttato giù per un pendio con un calcio nel sedere e via, vediamo come va.

  6. Anche io penso lo stesso del digitale! E’ mai possibile che non si decidano a fare degli iPad più morbidi? E i bordi appuntiti creano fastidiose irritazioni.

  7. Per quello che riguarda l’uso di questi oggetti, per normale vita quotidiana, vero target di tableb & C, Solo il 20% di chi ne usufruisce, riesce a sfruttare questi strumenti, per acquisire step mentali in più. Per i restanti, soddisfano bisogni futili, in più, creati dalla stessa tecnologia, per utilizzatori che hanno in questi oggetti dalla livrea e daldesign studiato (importantissimo! ^^) delle fantastiche grancasse velocissime alla loro mediocrità.

    Il solito assunto: Banalità+Banalità+Volgarità+Banalità= Banalità 😀

    E il commento di tutti è sempre lo stesso: ma ‘sti ragazzini d’oggi, stanno sempre in casa!

  8. Luigi Galieni permalink

    In pratica pensi che il digitale possa sostituire la carta ovunque, tranne che al cesso. 😀

    • asdert permalink

      O come ha commentato un mio amico riferendosi alla frase finale del video “In pratica, la carta ha un futuro di merda” 🙂

    • E i fumetti li leggete al cesso, quindi…

      • asdert permalink

        Beh, si! E’ uno dei posti piu’ tranquilli, e se qualcuno ti disturba puoi mandarlo a cagare… tanto poi dici che non hanno sentito bene 🙂

        Scherzi a parte, se tutto rat-man fosse distribuito in DL (non lo e’ vero? Mica ho fato una figuradimmerda?), lo avrei comprato e letto da un pezzo. Invece sto ancora fermo al numero 31!

      • No, tranquillo, non è venduto in DL. Sei fermo al 31? Ma dai! Non hai nemmeno finito la saga dell’esalogia? Interessante, come direbbe Spock.;)

  9. Leo, fai bene a mettere l’indice su un problema che ti tocca da vicino, e tocca da vicino la tua categoria.
    Per fortuna, rispetto ad altre formazioni politiche europee (ancora più singolari), come il Partito Pirata, che effettivamente propone l’abrogazione del diritto d’autore, da noi l’indice è più puntato sull’aspetto della libera informazione, che è quasi un concetto di libera istruzione (naturalmente, anche chi fa saggi, rivendica e merita i diritti d’autore), però penso sia sottolineato da (l’infinito) periodo economico, per cui in questa chiave, queste dichiarazioni sono viste come armi per difendersi (libera disponibilità a qualsivoglia documento), e tecnicamente la cosa per compensare (con persone che comprano più prodotti librari, in carta o digitale) sarebbe che ci fossero più soldi!

    Perchè, tu puoi avere il problema di internet, altri hanno il problema di chi si presta o è costretto a farsi schiavizzare a basso costo, con nulla competenza o qualità, che va a a rosicare il lavoro a qualcun altro.
    Perciò non è tanto internet. Internet è un mezzo, come le musicassette pirata suo tempo, che ha molto eco rispetto al mercato regolare, quando scarseggiano i danari.
    E, in caso di ristrettezza, i primi a pagare, sono i beni di svago, tra cui, ahimè, rientra anche il fumetto.

  10. Andreeea permalink

    Certo che anche le tavolette cuneiformi babilonesi avevano il loro fascino… voglio dire, vuoi mettere la sensazione fisica ti incidere i glifi sull’argilla ancora umida… e poi quel caratteristico odore di fango… Non capisco proprio come siamo potuti passare al papiro

    • Andreeea permalink

      😆

    • Perchè han provato a pulirsi il sedere, con le tavolette di fango. Solito motivo.

      • Angelo permalink

        Maledetto sia Gutemberg e la sua invenzione della stampa a caratteri mobili, che ha ucciso l’arte amanuense.

        Ma volete mettere cos’è leggere un prodotto unico invece che uno stampato e distribuito a molti. 😀

      • Se vuoi, vendo solo a te i miei originali, ma come diceva Clint Eastwood in PER UN PUGNO DI DOLLARI..”badate…costo caro…”.

      • Angelo permalink

        Ottimo, così potrò rivenderli ad un prezzo maggiore. 😀

  11. CREPASCOLO permalink

    E’ come quel papa che disse, commentando l’invenzione della balestra, che si trattava di un’arma tanto micidiale da mettere fine a tutte le guerre. Probabilmente un paio di aficionados del pontefice continuarono a bisticciare con la fionda, ma gli altri fecero rotta x la bomba al neutrino, un passo alla volta. Io sono nato nel 1968 e bendato, se sento cadere una Raccolta Eroi 2000 sul parquet, so dire quali numeri dell’Uomo Ragno contiene e se il jolly era un Kamandi con la storia in cui incontra Omac.
    Crepascola ( 1973) ha da un mese un e-reader e ha già letto o riletto un Jane Austen e l’intera saga di Twilight.

  12. Paolo (non ricordo mai come ho firmato l'altro post) permalink

    Non concordo con Grillo ma ho letto da qualche parte che una volta ha tirato fuori un floppy disk (li ricordate vero?) e disse “Qui c’è un discorso di Rubbia sulla fusione fredda. Non posso leggerlo perchè non esistono più i lettori di floppy. Questo è un codice miniato del ‘500 e lo posso ancora leggere quando mi pare”. Ecco… questa volta Grillo mi trova d ‘accordo!

    • in verità non è proprio così…il codice miniato del ‘500 non posso leggerlo perchè non vi ho accesso fisico (a parte se qualche editore non si mette a stamparne una copia, ovviamente), mentre il floppy è già più facile da recuperare! Inoltre, se è un documento importante, come può esserlo un discorso di Rubbia, ci sono chance che sia già in rete, o comunque che qualcuno sia riuscito a recuperarlo e lo abbia salvato. Senza contare che anche i libri di carta possono andare perduti (tipo l’incendio della grande biblioteca di Alessandria)! Insomma, le cose sono molto più complesse di quanto appaiono…

      • Bè, l’incendio della grande biblioteca di Alessandria non è proprio paragonabile con un incendio alla Feltrinelli di Parma…Ma tanto avete già tutto su tablet, no?

  13. Michele permalink

    Veramente il problema, per gli autori, della diffusione on line dei materiali, non esiste.
    È stato studiato in diverse sedi e i risultati contraddicono i tuoi timori.

    E se non ti fidi degli “studiosi” (perché da geologo sai quanto siano inattendibili), ecco qui:

    • Gaiman parla di libri, secondo me la tendenza in uso ad avere un libro e conservarlo, è diversa da quella di un fumetto; per cui se lo conservi entri già nell’ottica del collezionismo di fumetti, è un passettino in più. Il fumetto conserva ancora un’identità di usa & getta, il passo dopo è tendenza al collezionismo. Per i libri la cosa è più sfumata, e perciò leggermente diversa, e non completamente sovrapponibile al fumetto (in Italia).

      • Luigi Bulleri permalink

        Secondo me sono gli editori, che vendono i fumetti digitali in formato proprietario e lucchettato con DRM, a considerare il materiale venduto come ‘usa e getta’ e non necessariamente gli acquirenti, i quali probabilmente non si rendono nemmeno conto di non possedere veramente quello per cui hanno pagato.

        Domani verrà chiusa la piattaforma “PaniniDigits”.
        Gli albi acquistati tramite quella piattaforma sono condannati a morte e non sopravviveranno alla macchina in cui sono memorizzati. Probabilmente tanti acquirenti che pensavano di avere una collezione di fumetti digitali, magari da tramandare nei secoli dei secoli, si stanno rendendo conto solo ora dello sbaglio fatto.

        Ho messo al fresco una bottiglia di Dom Perignon del ’64 che stapperò non appena tutti gli arretrati della Rat-Man Collection saranno disponibili legalmente in PDF o ePub con (al massimo) Social DRM, ovviamente a pagamento.

        Per favore, Ortolani, togli il veto!

      • Mai! ahahahahahaha!

    • gran video.domani ne parliamo.

      • tiTano permalink

        CAZ! Sottotitolato in Italiano!
        E Gaiman che non porta gli occhiali da sole? Ma siamo sicuri che sia lui?

        Cmq: Di tutti i fumetti pirata – che io non sapevo fossero pirata che è stato un mio amico che però adesso lavora in tutt’altro campo e non mi ricordo neanche più come si chiama ma sicuramente non lo fa più – dicevo di tutti i fumetti pirata che mi son passati sotto il naso ho letto 4 numeri di “miracleman” e 1 di “the Pro”.
        The Pro non credo lo comprerei in edicola mentre i MM sì. Con the Pro però ho scoperto Amanda Conner e se mai capitasse di prendere qualcosa di before watchmen prenderei quella disegnata da lei.
        A meno ce non esca il tuo “Uno al bar”…

  14. edoardo permalink

    hahahahaha
    sembra me con mia moglie la differenza è che io non mi sono perso d’animo, certo poi ho dovuto ripulire il tablet con un panno umido….

  15. Zakky85 permalink

    Leo la qualità paga….E’ vero che quando una roba è gratis chi te lo fa fare di pagarla se puoi scaricarla, ma la qualità è sempre un valore aggiunto in un’opera. Nessuno compra dvd o bluray o fumetti solo per il gusto di farlo, si compra quello che per noi vale il prezzo. Capisco tutto, ma un film che mi piace tanto posso averlo scaricato ma poi il dvd me lo compro. Cosi come i fumetti. E la qualità di Ratman merita la spesa. Chi lo legge scaricato non lo fa per non spendere i soldi, ma solo perchè è gratis e quindi non gli costa niente. Se non avesse altro modo tranne l’acquisto cartaceo, sicuro che non lo comprerebbe cmq.

    • Laura permalink

      Sono d’accordo! Dai cacchio, il Ratto non costa mica 5€, il morto di fame si può anche non fare. Ed hai qualcosa di unico e Made in Italy, che profuma di Prosciutto e Parmigiano! Meglio di così..

    • La qualità paga, se ci sono i soldi! 😀

      Una cosa sono le pagine SCANdemmerda, ma il discorso di Leo, è già più legittimo, perchè lui teme cosa potrebbe essere per una soluzione tutta in Rete, un e-comics.
      Leo ha molto la possibilità di cadere nello stesso successo di Zerocalcare, però effettivamente, la forza di Zerocalcare è di picchiare un pubblico stranerd, con una confidenza straggiovane con il medium Rete. Trovo che sia il pubblico su cui punta tranquillamente anche Rat-Man, anche con se con qualche distinguo (Leo colloquia meglio con un pubblico di “nerd moderati”, Zerocalcare, con quello di nerd un po’ più freak, ma comunque ci siamo). Però la grande forza di Rat-Man, è di arrivare al grande pubblico, quello forse un po’ sempre sfigatozzo (non è che Rat-Man lo trovi nel parrucchiere per uomini all’à la page^_^, come invece qualche Topolino), ma che non si può chiamare prettamente nerd. Pubblico, fuori dai recinti degli “strani”, che Zerocalcare ha più difficoltà ha raggiungere.

      Questo pubblico, il famoso “lettore occasionale”, non è quello che descrivi te, che si mette a comprare i DVD, perchè ha una certa passione per il cinema… siamo già nell’ambito “nerd”, con questi casi.

  16. Laura permalink

    Sono a letto col raffreddore..evviva il 3×2 dei Tempo!
    Parliamo del copyright: chi di editoria (e non solo) ci vive, è una piaga. Sta a noi decidere se vale la pena comprare un determinato prodotto, favorendo così la sua esistenza.
    Il problema nasce quando viene caricato troppo il prezzo. Ci sentiamo un po’ presi in giro. Basta non comprare: se lo tengano pure!
    Sono anni che non compro un album e, se lo fo, è perché è a sconto. Così come i libri. E li preferisco di gran lunga originali e coi loro propri supporti tangibili (L’odore dei libri nuovi..sbav!).
    Qualche anno fa la pensavo diversamente, ma adesso no. Sarà che ho preso troppi raffreddori…

  17. Nicolò permalink

    Son completamente d’accordo con te!
    geniale il video

  18. Rapido, conciso, sottile… efficace…

  19. Davide permalink

    provate voi a disegnare una pagina di Rat Man su un tablet! Quanti tablet ci vogliono per fare un numero? Quanti per arrivare fino a (dopo) il numero 100? 🙂

  20. Se nell’ambito del digitale vogliamo includere anche le dita (dotate di impronte digitali, che sicuramente non sono tali in quanto composte da 0 e 1), possiamo affermare che la carta igienica non è poi così indispensabile. Voglio citare l’esempio storico di Federico Barbarossa che, non trovando la carta rossa, si pulì col dito grosso.

  21. Johnny Viscidous Cancrena permalink

    FANTASTICO!

  22. Luca B. permalink

    Il digitale come tale devi aggiungere qualcosa in più alla versione cartacea se no che senso ha avere solo una scansione ?

    • Il digitale ha già qualcosa di più: potrei per esempio aggiungere segnalibri ad una pagina, condividere quella pagina con i miei amici, effettuare uno zoom su una vignetta e così via. Una scansione offre già molto di più rispetto alla versione cartacea…

      • Io uso un biglietto dell’autobus come segnalibro. Funziona!E se il libro è bello, dopo che l’ho letto, posso prestarlo a un amico. Mi scoccerebbe prestargli il tablet.
        Per lo zoom su una vignetta, ricordo che le vignette nascono in formato leggermente più grande di come verranno stampate per un motivo misterioso quanto stupendo:Una pagina a fumetti stampata , quindi più piccola dell’originale, compatta e armonizza e rende più incisivo il tratto. E’ una cosa che lo stesso Magnus sapeva benissimo, e per la quale il suo TEXONE stampato a dimensioni 1:1 non ha senso di esistere.
        E così per ogni altro fumetto. Ingrandire ancora di più le vignette significa venire incontro a chi ha problemi di vista, ma snatura il tratto, anzichè valorizzarlo.

  23. Occhio di Fabio permalink

    Anch’io preferisco leggere un fumetto cartaceo, però c’è un fatto: una volta letto, a meno di possedere un castello con annessa biblioteca, il fumetto cartaceo finisce in cantina, o in soffitta, o sopra un armadio, dentro scatoloni, buste, ecc…
    Da ciò, ne conseguono due problemi:
    1) Il fumetto occupa spazio (che è sempre poco, e, a forza di comprare fumetti, è sempre meno!)
    2) Il fumetto non viene più letto: se mi viene voglia di leggerlo, devo andarlo a recuperare dalla cantina, dall’armadio, in mezzo alla polvere, ecc., e, solo a pensarci, la voglia mi passa!
    Per cui: ben vengano i fumetti cartacei, però sarebbe bello se dopo, ad esempio, un anno dalla pubblicazione, fossero resi disponibili anche in versione digitale: così, se mi interessa (per affetto, per collezione…) conservare il cartaceo lo faccio, altrimenti lo regalo, o lo rivendo, e mi tengo la versione elettronica, che non occupa spazio ed è più facilmente consultabile!

  24. e i boschi?! perché nessuno pensa mai ai boschi!? ommioddio salvate i maledetti boschi!

    • Hai mai visto le immense discariche di vecchi fumetti? Io ho visto le immense discariche di vecchi cellulari.

      • Laura permalink

        Da paura..
        Stile Codice Genesi?

  25. leo, il mio primo tablet mi è stato regalato questo venerdì dai miei compagni di università durante la festa di laurea triennale!!! XD ho paura di diventare come quello del video… AIUTAMI tu XD

  26. Razer permalink

    Non riesco davvero a concepire i fumetti in digitale. I veri appassionati di fumetti non si sognerebbero mai di lasciare il cartaceo per il digitale. Ci son tanti motivi per cui preferisco il cartaceo al digitale. scappare in edicola la mattina dell’uscita per poter scegliere quello stampato meglio(o solitamente quello in migliori condizioni), il ritorno frenetico a casa per poterlo leggere, il prima possibile,sfogliare le pagine e annusarne l’odore e poi in fine poterlo mettere in libreria insieme alle proprie collezioni. Con il tablet tutto ciò potreste farlo?

    • Alex White permalink

      I fumetti suonavano meglio su vinile, altrochè!

    • clauderouges permalink

      Aspetta un paio d’anni, poi ne riparliamo. La conversione al digitale è inevitabile, come lo è stata per musica e film. E’ probabile che la carta resti sempre, ma fra qualche anno sarà la minima parte del mercato. Pur essendo meno bella dell’edizione cartacea, un ebook ha moltissimi vantaggi ed è sicuramente più comodo. Conosco persone che fino a qualche mese fa dicevano “Ah, io non leggerò mai in digitale” e ora leggono solo ebook perché han provato. Penso che in realtà il digitale farà guadagnare anche di più a chi pubblica.

      • Aspettiamo. Aspettiamo, perchè quel discorso lì me lo facevano già due anni fa e due anni prima di due anni fa. E per il fumetto non è cambiato niente.La carta vince ancora. Aspettiamo. Non sono uno che si fossilizza, ma adesso, potendo, resto un uomo del secolo scorso.

      • Uomo del monte permalink

        [menagramo]attenzione solo a non fare la fine di blockbuster[/menagramo]

  27. capitanlkl permalink

    Io non ho più spazio per libri e fumetti, quindi già per i primi son stato praticamente costretto al kindle. Capisco l’odore della carta, la bellezza di tenerli esposti… ma, prima o poi, giunge quel momento in cui torni a casa e non puoi entrare, perchè i libri e i fumetti ti han cambiato la serratura della porta. Certo, avendo un castello sarebbe diverso; possedendo un castello, probabilmente sarei anche in grado di pagarmi i fumettisti per farmi realizzare i fumetti su misura.

  28. rocko permalink

    è da un paio di giorni che non ci sono nuovi post, una pausa che coincide con la sessione d’esame.non farci preoccupare leo studiare non è la soluzione

  29. Tobanis permalink

    IN effetti è vero, sono decenni che ce la menano con quella che il digitale soppianterà il cartaceo, ma ….ma invece no, per ora.
    Gli e-book, stanno provando di tutto, e la pagina retroilluminata, e la luce più fioca, e ingrandisci e metti il segno e il colore panna, e la fava e la rava.
    Poi ti vedo Ivanhoe o Notre Dame o Dracula in allegato a un settimanale, a 4 euri, e buonanotte all’ebook, grazie ma passo, e poi prova ad addormentarti mentre leggi un ebook a letto, se ti cade in testa sono punti di sutura, se ti cade a terrà il rumore di cristalli ti farà eliminare anche il digitale della sveglia.
    Ecco, gli orologi, arriva l’orologio digitale (ero ragazzo), ora spariranno le lancette…sì buona notte.

    Chiaro, il digitale è ganzo, per alcune cose, ganzissimo, Wikipedia contro 6 metri lineari di Treccani vince facile (spiace per Treccani), per alcune cose cercano di farti il lavaggio del cervello, ma certe abitudini non solo sono dure a morire, ma sono migliori.

    • clauderouges permalink

      “Ivanhoe o Notre Dame o Dracula” in digitale sono gratis, altro che 4 euro.
      Domanda: hai mai provato a leggere su un ebook reader?

      • Tobanis permalink

        Beh certo che sì: subisco il fascino della carta, ma non mi privo di tablet o smartphoneo altri contemporanei marchingegni, tutto rigorosamente non mela ma corea, se si può dire, insomma col robottino.
        Lo so che li trovi a gratis, e dunque? Mica sempre “a meno” è meglio. Quattro euro per dei classici, a mio pare, equivale a regalati, ma non voglio fare i conti in tasca agli altri.

  30. Luca B. permalink

    Scusate se lo chiedo qui, ma ho provato a leggere un e-book sul tablet ma non riesco a memorizzare le cose bene come quando le leggo sul libro, ho provato anche con alcuni fumetti e dopo poco mi sono stancato di leggere. Strano di solito con la lettura su carta non mi succede. Mi sa che dovrò allenarmi.

    • Laura permalink

      Anche a me succede così! La testa non focalizza e perdo subito la concentrazione. Fa comodo solo a chi viaggia molto e non sta a portarsi dietro la libreria.
      🙂

      • E del resto, sei in treno, con un tablet da 5000 volumi dentro, la batteria ti saluta, ti tocca passare il resto del viaggio osservando quelo davanti che si mette le dita nel naso.

      • Leccastivali della Sgnaccamaroni permalink

        Pero’ se davanti hai una ragazza stile Ananka, “la divina”, il Tablet lo lanci direttamente fuori dal finestrino e il naso la aiuti a pulirglielo tu… :-O

  31. Tax permalink

    io ho provato a leggere Diabolik sul kindle, e i Marvel su smartphone. non siamo assolutamente allo stesso livello dell’albo. un pò come guardare un film sul pc e vederlo al cinema. mi piacerebbe capire meglio cosa si intendi quando ti riferivi al Texone di Magnus.

  32. Ma vedo che il discorso continua, io ero infervorato su pirateria e rete, che per i giiovini non esiste, che la rete favorisce ebbasta, perchè vogliono il balocco fumettistico su iPad, ma Leo ci ha detto -ne parliamo domani-, e allora io mi sono tacciato 🙂

    Dico solo: Rat-Man non sarà mai in digitale, perchè Leo (sacrosanto, vive del suo lavoro) direbbe addio per sempre alle “ristampe”! Ma come potete chiedere una cosa così?!

    Chi diceva quella fesseria “non mi pare che la musica abbia chiuso i battenti per colpa della rete…”.
    La situazione musicale è quella che non guadagna più NESSUNO dai CD, ma solo dai concerti. E oramai è tale lo scompenso, che semplicemente rimangono SEMPRE in tour, in modo continuo senza mai fermarsi. Tipo Leo con Rat-Man 🙂

    Questo è risultato di pirateria e rete, hai danni dei videogiochi http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/05/gioco-ucciso-in-settimana-dalla-pirateria/436689/

    E comunque, Neil Gaiman avrà pure scoperto una nuova vita artistica tramite i libri, arrivando ad un pubblico che non lo conosceva minimamente per la sua produzione fumettistica, grazie alla risonanza dei suoi libri aggratis piratati su internet. Si, okay Neil, hai acquisito fan ex-novo e solo con i libri, e la pirateria non t’ha danneggiato… maccazzo, sei partito semplicemente dallo status di star INTERNAZIONALE del fumetto!

    • Sì, scusate, poi non riesco mai a fare tutto, volevo approfonditre, non l’ho fatto. Sono d’accordo anch’io che la pirateria abbia ucciso il cd e la musica, me ne accorsi anni fa, quando in Aerica, per l’esattezza a Boston, mi recai alla TOWER RECORDS, famoso palazzone di dischi dove ero stato già diverse volte per le mie amate colonne sonore e trovai un intero palazzo chiuso. Con tanto di cartello attaccato alla vetrina desolata del tipo “Grazie per tutti il pesce, addio”. Cioè. Non è che si fossero trasferiti. Avevano CHIUSO. Un colosso del genere. Non ci potevo credere. Brian O’Connor, professore del Boston College e nostro amico, quando gli dissi cosa mi era capitato, mi disse, semplicemente “è perchè tutti scaricano la musica dalla rete. La Tower non ce l’ha fatta”. Sticaxxi, la pirateria non ammazza i prodotti. Poi, sicuramente, ogni prodotto ha la sua storia, ma se posso spezzare una lancia a favore del cd, rispetto gli mp3 o le altre forme in cui si scarica dalla rete, quando trovo il cd e lo compro, è come se ascoltassi una versione diversa, dieci volte migliore dell’mp3. perchè comunque un file musicale trovato in rete, per quanto suoni bene resta una forma di compressione audio che toglie delle sfumature musicali. E si sente, ve lo assicuro.

      • Alex White permalink

        Leo, però la Tower Records (o Blockbuster) hanno chiuso, ma nel frattempo è sorta iTunes per la musica e servizi come Netflix per il noleggio, dunque i negozi fisici sono destinati a chiudere non solo per la pirateria, ma anche e soprattutto perchè l’offerta digitale è in forte aumento!

      • Peccato. Non dico di tornare al vinile, per carità. Ma la musica da cd è nettemente migliore di quella da file audio. E se me ne accorgo io, che non sono certo un purista…Poi, c’è anche la cosa che uno se la vuole portare sempre con sè e mi sta bene, anch’io avevo un Ipod per ascoltare la musica quando lavoro, poi si è incasinato il software, l’ho gettato in un cassetto, maledicendolo.

    • clauderouges permalink

      Già, infatti Apple fa milardi grazie ad iTunes e alla vendita di dischi, film e libri elettronici! 🙂
      La vendita di musica non faceva più guadagnare nemmeno prima del digitale e il problema delle copie pirata c’è sempre stato, prima con le cassette dei marocchini, poi con i CD masterizzati e ora col digitale. Semmai la vendita legale di mp3 ha aumentato i guadagni dell’industria discografica e diminuito la pirateria, così come ora sta facendo lo streaming.
      A perderci sono le persone che non sanno adattarsi ai tempi e non sanno comprendere in tempo le richieste del mercato. E’ sempre stato così e così sarà sempre nella storia. I volumi a stampa hanno soppiantato i manoscritti, che pure erano molto più belli (ma più scomodi). Il CD ha soppiantato il vinile (a parte nei casi di collezionismo), gli mp3 hanno soppiantato il CD. In tutta la storia dei media la comodità ha sempre avuto la meglio sull’estetica, e questo accade non solo negli ultimi anni ma da diversi secoli.
      Non ci vuole chissà che a capire che, sebbene i puristi siano sempre più legati al passato, la massa chiede sempre un adeguamento ai tempi. E non ci vuole nemmeno granché a capire che se esiste una richiesta del mercato, la comunità tende comunque a crearsi da sé una soluzione, in mancanza di una via ufficiale (vedi i primi anni di Napster, vedi Megavideo, vedi le migliaia di fumetti scannerizzati che circolano in rete). Tutta questa pirateria è nata anche perché chi detiene i diritti delle opere non ha avuto abbastanza lungimiranza e coraggio, perlomeno non da subito.

  33. Leccastivali della Sgnaccamaroni permalink

    Io ho tutti i numeri originali di Rat-Man, piu’ tutti i fuori serie, le varie “Meraviglie”, Merlo, Strar Rats, Il signore dei Ratti, ecc…insomma, tutti…

    Girovagando per la rete ho trovato un sito dove scaricare, tramite Torrent, buona parte delle storie del Ratto…

    Mi sono detto: “Ma si, dai, le scarico, anche se ce le ho gia tutte, magari e’ piu’ comodo leggerle su pc”…

    Ragazzi, ma, onestamente, c’e’ paragone? Una storia di Rat-Man letta SU CARTA e’ insostituibile, seppur sia molto comodo leggere su pc…

    Ma su carta e’ tutta un’altra cosa…il tatto, l’odore della carta, il gustarsi i disegni “dal vivo”…sono cose senza prezzo…

    Per tutto il resto c’e’ Mastercard.

    Alla faccia di chi, con grande cultura di base e con grande autorevolezza, critica la carta usata per rat-Man:

    Si comincia a ridere da subito, ma da 2:45 diventa una cosa che anche i posteri dovranno sentire…

  34. Leccastivali della Sgnaccamaroni permalink

    Ps: Leo, io mi sono permesso di scaricare solo perche’ le storie originali erano gia in mio possesso e regolarmente pagate, logicamente, se dovessi voler sapere dove le ho scaricate (Magari non te ne frega niente ma magari si, non lo so…), dimmelo, te lo faccio sapere in pvt…

    • So già tutto. Forse è pure il posto dove sono andato a fare due chiacchiere in tutta serenità per capire come funzionano le cose.

      • Leccastivali della Sgnaccamaroni permalink

        Ah, ok… Non so di quale posto parli tu ma penso sia quello dove le ho scaricate io, visto che personalmente ho smanettato un bel po’ ma non ne ho trovati altri…

        No, sai, a me darebbe un fastidio bestia, per quello te l’ho detto… 😉

        X quanto riguarda il ragazzino…simpatico come un puntaspilli nelle mutande!

  35. Sono pienamente d’accordo con te. Io amo la carta e non potrei mai farne a meno; che sia quella igienica o quella di un libro 😉
    Temo il momento in cui il digitale soppianterà tutto, lo temo davvero.

  36. Tobanis permalink

    Non sapevo di tutte questa marea di fumetti online, ovviamente illegalmente, ma non intendo scaricarli, per un semplice motivo: mi chiedo “perchè dovrei farlo?” e non riesco a rispondermi.

    Snza scherzi, personalmente non riesco a trovare un motivo che sia uno, forse perchè ogni volta che volevo un fumetto, sono finito in fumetteria e l’ho comprato. Ma non voglio fare i conti in tasca agli altri, magari per molti sono cifre importanti (o comprano veramente tanti fumetti!) e chissà.

    E poi io non faccio testo, una volta ho trovato un vecchio racconto irreperibile (mai uscito in italiano, introvabile cartaceo in nessun sito), era digitale (che a trovarlo anche digitale, ho perso ore), ma se per leggerlo l’ho stampato, è evidente che sono una specie di troglodita tecnologico.

    • Luigi Bulleri permalink

      Veramente c’è anche una marea di fumetti online scaricabile legalmente e dietro pagamento 🙂

      Personalmente un motivo concreto per “scaricare” Rat-Man ce l’avrei: risiedo nella Svizzera tedesca, che io sappia non ci sono fumetterie a portata di mano, nelle edicole Rat-Man non si trova, farsi spedire gli arretrati (che sono comunque solo e sempre esauriti) ha costi proibitivi, un abbonamento mi sembra che non sia previsto (e, anche se lo fosse, chissà quanto tempo ci metterebbe una copia ad arrivare…).

      Scoprii Rat-Man, per sbaglio, una decina di anni fa grazie a “I classici del fumetto” de ‘la Repubblica’: ogni settimana guardavo a quale fumetto sarebbe stato dedicato il numero in uscita e, se mi interessava, telefonavo a mio padre per farmelo comperare.
      Pur non avendolo esplicitamente richiesto, mi comprò pure il numero con Rat-Man.
      Da allora, ogni volta che vado in Italia (un paio di volte all’anno), se riesco a trovare qualche numero di ‘Rat-Man Collection’ / ‘Tutto Rat-Man’ / speciali ecc., con storie che non ho ancora letto, me lo prendo.
      Ma, da due-tre anni a questa parte, mi capita sempre più spesso di non trovar niente.

      Star dietro a Rat-Man da qui è un’impresa, e alla fine mi ritrovo comunque con grandi lacune da colmare…

      Certo, avrei potuto continuare a inviare mio padre in edicola, ma ho l’impressione che lui troverebbe meno imbarazzante chiedere all’edicolante una copia di ‘Stantuffami’ piuttosto che Rat-Man: un discorso è comprare ‘la Repubblica’ con un allegato, un altro è comprare un fumetto-fumetto per il figlio quasi cinquantenne 🙂

      Grazie al digitale riesco invece a comprare e a leggere, senza troppe acrobazie, la serie dei Paguri ‘Nirvana’ in formato PDF e con un DRM non intrusivo.
      Checchè ne dicano quelli che “ma il sapore della carta…”, su un tablet da 10 pollici gli albi del formato di Rat-Man o Nirvana si leggono che è una meraviglia.

      • pare che la Panini Digit chiuda. O almeno, ho letto questa cosa su un forum, che non è il massimo dell’attendibilità, lo so, ma insomma… Vorrà dire qualcosa, immagino. Comunque, alla faccia degli arretrati, l’anno prossimo partirà la ristampa di Rat-Man. mensile. Se uno si mette d’accordo bene con un edicolante o una fumetteria, secondo me…

    • Luigi Bulleri permalink

      La ristampa mensile di Rat-Man è una bella notizia, cercherò in tutti i modi di trovare un accordo con l’edicolante del mio paese.

      Comunque, a quel che ho capito, non è la PaniniDigits che chiude ma ‘solo’ la sua piattaforma proprietaria (che permetteva la lettura dei fumetti solo su iPad o sul computer tramite apposita, improponibile, applicazione in Flash).

      Qualche mese dopo il lancio, PaniniDigits ha cominciato ad usare anche altri canali di vendita, in special modo librerie online tipo BookRepublic o UltimaBook, offrendo come formato dei fumetti un PDF praticamente senza restrizioni.
      Una scelta secondo me coraggiosa e che spero venga premiata, ma che ha sicuramente segnato l’inizio della fine della piattaforma proprietaria.

      Insomma, io in questa chiusura non vedo una sconfitta del fumetto digitale ma la dimostrazione che il formato proprietario non paga e che il futuro dell’editoria digitale è in un formato senza restrizioni.

      • E quindi libero di essere propagato ovunque senza costi. E io torno a fare geologia. O il commesso. Sempre ammesso che mi prendano.

      • Luigi Bulleri permalink

        Capisco le tue riserve: sul digitale potresti giocarti il lavoro di una vita.

        Io penso però che la pirateria faccia paura più del necessario.

        Da un po’ di tempo circolano in internet copie, ricavate dalla scansione degli albi cartacei, di almeno una sessantina di numeri di “Rat-Man Collection”.
        Almeno il 60% della produzione è già oggi, come dici tu, libera di essere propagata ovunque e senza costi.
        Lo scenario che temi (tornare a fare il geologo) dovrebbe in teoria essersi verificato da un po’ ma, evidentemente, non è andata così.
        Quindi suppongo che le copie pirata, nel peggiore dei casi, non facciano diminuire il numero dei lettori paganti (il mio è comunque un ragionamento ‘di pancia’, forse tu sei in grado di procurarti i numeri per poterlo smontare).

        Se PaniniDigits, dopo aver testato il mercato per un anno, ha deciso di chiudere la piattaforma ‘meno piratabile’ e, con l’eccezione di Amazon Kindle, ha sposato il formato PDF senza restrizioni di cui sopra, suppongo che abbia fatto i propri conti.
        Come unica misura antipirateria viede adottato un cosiddetto “social DRM”: ogni PDF contiene il nome dell’acquirente ed il numero dell’ordine.
        Se un documento finisse in condivisione su internet, sarebbe molto facile risalire a chi ce l’ha messo.

        Grazie per esserti preso il tempo per leggere i miei interventi e per rispondermi.

        Io comunque il Dom Perignon lo lascio al fresco ancora per un po’, hai visto mai…

      • Le scansioni che circolano ora sono fatte dagli albi, roba bruttarella.
        Immagina se ci fossero fatte a modino.
        Forse varrebbe più la pena averle digitali.
        Non lo so. Diciamo che adesso vado benissimo con il cartaceo.
        Il futuro mi è sconosciuto, ma non sono uno che si fossilizza a tutti i costi.

      • Luigi Bulleri permalink

        …tre anni nel futuro:
        – viene dato alle stampe un libro a fumetti di Leo Ortolani, di cui buona parte del contenuto era già da tempo disponibile, legalmente e gratuitamente, in formato digitale: “Il buio in sala”.
        – il suddetto libro è disponibile, ufficialmente, pure in formato elettronico (formato Amazon Kindle, purtroppo con DRM. Ciò non mi ha comunque impedito di comprarmelo…).

        Spero che il libro abbia successo perchè:
        – Ortolani se lo merita a prescindere…
        – Sarebbe la dimostrazione che un autore può guadagnare da una sua opera anche se questa è ottenibile gratuitamente (e, come in questo caso, pure legalmente) per altre vie.
        – magari questo successo aprirebbe la strada pure alla pubblicazione delle storie di Ratman in formato digitale e io potrei finalmente completare la mia collezione 🙂

        In bocca al lupo!

      • white permalink

        La versione digitale è disponibile anche su Verticomics.com, a qualche euro in più. Difficile dire quale sia l’opzione migliore per Leo (a parte il cartaceo, ovviamente), questo lo possono sapere solo gli addetti ai lavori. Io l’ho comprato lì, spero che qualche euro arrivi anche al nostro geologo preferito!

      • Luigi Bulleri permalink

        Non conoscevo Verticomics.com, grazie del suggerimento!

        Purtroppo la app non si lascia scaricare facilmente, se non si risiede in Italia (perchè? Motivi di diritti? Anche se si paga?), il trucco per scaricarlo su Android è troppo rischioso, però sono riuscito a scaricarlo sull’iPad usando un account italiano (col quale però non posso fare nessun acquisto, o almeno così credo…).

        Lo testerò con calma ma, così ad occhio, mi sembra una piattaforma ancora più chiusa di Kindle o di Adobe Digital Editions (le rispettive applicazioni, tra l’altro, non fanno troppo le schizzinose per quanto riguarda lo scaricamento e l’accettazione dei pagamenti, e sono disponibili per più sistemi operativi…).

        Sarebbe interessante sapere cosa succederebbe con i fumetti acquistati se Verticomics chiudesse i battenti…

  37. Dave permalink

    Strano che nessuno abbia citato il modello di business adottato da molti anni da Elio e le Storie Tese: abbonamento annuale tipo”fan clib” che da’ accesso alla discografia digitale, a promozioni sui concerti e alle registrazioni (ottime) degli stessi. Fan contenti, Elii contenti. 😉

    • A quanto ammonta questo abbonamento?

      • Dave permalink

        Ci sono 3 “tier”: 2 euro per il base, che dura tre giorni ed é limitato a 5 brani + vari sconti; 10 euro per un mese e venti brani e ancora piú bonus tipo un libro, prenotazioni dei concerti direttamente dal sito e accesso a soundcheck e backstage; 30 euro per un anno con l’accesso completo a tutta la produzione drm-free, i bonus già citati, le registrazioni dei concerti e altro ancora. Ah, senza obbligo di rinnovo e quel che si é scaricato lo si tiene senza problemi.

        Dettagli qui: http://elioelestorietese.it/fave-club/

        🙂

      • Grazie, poi ci darò un’occhiata nelle uggiose giornate di pioggia lericina…

      • Dave permalink

        Di nulla! Anzi, lieto di contribuire al tuo relax. Consiglio il video ufficiale di “dannati forever” a piene mani ( lo trovi sul tubo), specialmente se si apprezzano i monty python. 😉

  38. Daria permalink

    Ho prestato “due figlie e altri animali feroci” ad una collega di lavoro che ora è in maternità.
    Ho bisogno di rileggerlo per la 3^ volta.
    Aiuto!

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