L’URLO di Conca
Tempo fa, Christian Marra mi manda gentilmente questo fumetto della sua Passenger Press che si intitola URLO.
Ogni tanto succede, che mi spediscano dei fumetti, spesso opere poco conosciute dal grande pubblico, che di solito si accapiglia sull’ultimo albo della Bonelli Editore o sulla nuova inutile saga della Marvel, o sull’ultimo manga di “Cuori di Menta e Manici di Scopa Ma Ommioddio Non è Un Manico di Scopa, Quello”.
E quando li leggo, capisco come mai i lettori preferiscano uscire sotto la pioggia senza ombrello, piuttosto che leggere questi albi. Spesso sono fumetti con dentro tanta passione, ma ancora lontani da un’idea di professionismo, oppure pescati in mari così lontani della mente che risultano difficili da decifrare e non immediati nemmeno dopo una terza lettura.
Oppure.
Oppure sono opere straordinarie, che rimani senza parole e quando chiudi l’albo, poi dici, dentro di te, “porca puttana”.
Dentro di te, che magari ci sono dei bambini che ascoltano, ma quell’espressione, anche volgare, è l’unica che puoi usare per sottolineare come ci sei rimasto, a leggere questa cosa. A leggere URLO.
URLO l’avevo intercettato in rete, come copertina. Avevo visto che c’era un omaggio al mostro di THE HOST, di cui abbiamo già parlato in questo blog, e che il tratto mi pareva particolare, ma poi l’attenzione è scivolata via. Stanchezza, pigrizia mentale, l’ultima inutile saga Marvel da leggere.
URLO è un albo di grandi dimensioni, con una stampa precisa, e non potrebbe essere altrimenti, visto il tratto utilizzato. Il prezzo di copertina è di dieci euri. La storia è lunga 36 pagine.
Sono il primo ad ammettere che se lo avessi visto a una fiera, sul bancone, a quel prezzo, non lo avrei preso. Stanchezza, pigrizia mentale, l’ultima inutile saga Marvel da leggere. Braccino corto.
Apro la busta marrone e dentro c’è URLO.
Di Luca Conca. Registro il nome, ma non mi dice niente, non lo conosco, non so cos’abbia già fatto, vediamo un attimo questo fumetto, lo apro, che faccio una pausa, quelle pause che “sbrighi la corrispondenza”, che ti mandano gli albi, pare brutto non dare loro un’occhiata, poi mi risveglio dopo dieci minuti.
Porca puttana.
Cos’è successo?
Sono stato inghiottito dalla storia. Un gancio perfetto. Preciso. Inesorabile. Apri e sei dentro. E scivoli giù come dentro un tubo, come se fossi un nano ne LO HOBBIT quando cadono nelle caverne dei Goblin, fino al finale, perfetto, spiazzante, e che comunque non è finita lì, ma ci sarà una seconda parte, quasi sicuramente a LUCCA COMICS end GHEIMS 2013.
E così vai a cercare notizie di Luca Conca e scopri che Luca è un pittore con i contro maroni, che guardi le sue opere e resti ancora una volta a bocca aperta. Senza URLO. Così. Senza sapere davvero cosa dire.
Non so bene cosa dire, di URLO, perché è diretto e tagliente come una rasoiata in faccia. (E’ noto che sappia benissimo cosa significhi una rasoiata in faccia, eh? Ogni due mesi ne prendo una.)
In parte racconta un mio incubo personale, che avevo da bambino, quando c’era un mostro che seguiva me e me soltanto, in parte potrebbe essere ambientato nelle zone boscose attorno all’autostrada della Cisa, e io, in quelle zone, in quell’inferno verde che si vede passando, ci sono stato davvero, e a momenti ci perdevamo, ma fortunatamente siamo geologi, a dispetto di quello che avete visto in PROMETHEUS, un geologo è tale perchè NON si perde mai.
E’ l’assurdità della situazione, il gioco spaventoso, il tratto incredibile, il bosco, che è proprio così, il mostro, che è proprio così, la paura e la speranza, che sono proprio così, sono tutte queste cose che fanno dell’URLO, a mio parere, un gioiello.
E ci tengo, a dire a mio parere, perché a volte i miei gusti sono sicuramente diversi da quelli degli altri e quindi discutibili. Ma se c’è una cosa di cui mi fido ciecamente è il mio senso per la narrazione. Perché non è mio, mi è stato donato e quindi è estraneo ai miei limiti.
E il mio senso per la narrazione ha esclamato porca puttana.
E adesso non vedo l’ora che arrivi novembre, per continuare a urlare.
Se avessi 10 euro e non stessi seguendo una nuova inutile saga Marvel, lo cercherei in fumetteria, sembra davvero interessante.
E’ qualcosa che colpisce. Fuori da ogni schema. Se dovessi trovare un paragone con un altro fumetto, per il taglio narrativo, secco e senza sbavature, direi GLI ULTIMI GIORNI DEL PITBULL, di Paolo Parisi, un altro grande autore. La sua ultima opera è COLTRANE.
Leo, dopo una recensione cosi’ non si puo’ non dargli fiducia e non recuperarlo…
Anche perche’, se il fumetto e’ bello come i suoi quadri (Ho dovuto leggere la recensione per capire che la montagna ed il mare non erano delle foto) , allora e’ sicuramente qualcosa di eccezionale…
Guarda che pero’…se spendo 10 euro e non e’ bello, poi divento volgare io! 😀
Scherzo, grazie per la segnalazione, ultimamente segnalazioni come queste sono ORO, vista la qualita’ della maggior parte delle cose che girano…
Grazie Leo! 😉
Come dico sempre, sono i miei gusti e i miei pareri, quelli che butto sul blog. E’ logico che mi piacerebbe che certi autori avessero la visibilità che meritano. Spero sempre di indirizzare bene, sapendo che magari alcuni di voi recupreranno quelle storie. In ogni caso, che vi piaccia o meno, sappiate che fumetti come questo sono rari. Perchè il mercato chiede altro. Tende a uniformare i gusti. Per non rimetterci dei soldi. Come le mele. Voi andate a cercare delle mele al supermercato. Ci sono quelle gialle e le Fuji, e le Pink Lady e le Pinova e poi? Provate a cercare le renette per fare lo strudel.Eppure ci vogliono quelle, per lo strudel perfetto.
^_^
A vedere le tavole che hai postato mi si è un po’ accapponata la pelle. Fa impressione e trasmette paura. Ci sono buone possibilità che questi euri li spenda. Anche se mi assicurerò di leggere l’albo di giorno perché, tanto per dire, quando si vede il mostro in gabbia a me mi ha fatto paura.
e faresti bene! ^_^
Le tele di Conca sono molto belle.
Il fumetto pare veramente inquietante. (le pagine son 48 non 36)
URLO – YELL
by Luca Conca
What would you do if in the middle of the night you would be kidnapped and forced to participate to a cruel game with a monster?
In dark, mysterious and beautifully woods drawn with pen ball by Luca Conca, we discover an ancient monster….but the questions are not all solved…you have to run, and none can help you…you can only yell.
Perdona, non è una gara di precisione. L’albo è di 48 pagine, è vero, ma è come dire che Rat-Man è di 64 pagine. Di fumetto ce ne sono meno, poi ci sono pagine di editoriali o di semplice impaginazione, come in questo caso.Sono 36 pagine di fumetto. Ma sono 36 pagine mozzafiato.
occhio che Luca poi si monta la testa! ^_^
grazie a tutti per i commenti e i complimenti e grazie mille a leo, che ha fatto una recensione che mi coccolerò per un bel pò da qui in avanti…un pò come quando hai tra le mani il tuo primo fumetto stampato e continui ad aprirlo, chiuderlo, sfogliarlo, guardarlo..
so bene che il segno, nervoso e ossessivo, lo stile, non sono usuali e potrebbero anche respingere ad una prima occhiata ma li ho scelti proprio per rendere, della storia, soprattutto l’atmosfera, indefinita, allucinata, e la narrazione, veloce e ansiogena. o almeno queste erano le mie intenzioni…
christian marra della passenger press ha curato il progetto alla grande.un vero editor/editore.
uno spazio così sul blog di leo e una recensione così ripagano di tutto..
grazie!
Uau!dal poco che ho visto, è molto psicologico. Nell’arte, spesso ci si rimane secchi quando si vede qualcosa di così profondo ed al tempo stesso comunicato con semplicità. Raro dono.
Vado in cucina a bere e poi mi informo meglio.
Odio i lunedì!
Le pagine del libro sono 48, ma il fumetto è di 36…Leo Ha ragione
ps prima ho scritto i ringraziamenti a Leo per la bellissima segnalazione, ma il commento è sparito ! Potete trovare sia URLO che il precedente IL RITRATTO entrambi di LUCA CONCA qui : http://www.passengerpress.com grazie a tutti!
wow
Per quanto mi riguarda quella copertina non si può vedere, e senza la tua recensione non la toccherei neanche con le pinze. Ma c’è la recensione e quindi… fuori i 10 euro.
Mi spiace che la copertina non ti piaccia, ma per me che l’ho curata è un gioiello di grafica!
Andrò sicuramente a cercarlo, perché dopo questa recensione non posso fare altrimenti… E poi se, come mi è parso di capire, la narrazione è il punto forte di questo fumetto, devo almeno sfogliarlo per poter giudicare. Perché se dovessi fermarmi ai disegni, da quel poco che ho visto, direi che non fa per me. Dirò una banalità, ma io in un fumetto cerco anche appagamento per gli occhi, e se per esempio guardo il primo piano nell’ultima immagine che Leo ha postato, beh l’appagamento della vista non c’è l’ho. Ho l’appannamento, più che altro. E’ un mio limite, sicuramente. Chissà quante belle storie mi sono perso solo perché non giudicavo i disegni all’altezza… però a volte penso, chissà quanti lettori pèrdono solo perché non fanno disegni all’altezza della storia…
lo stile è fenomenale, mi ricorda Abara di Tsutomu Nihei
E’ vero, eh?
si si, assolutamente, anche se i disegni di Conca sono mooolto più “sketchosi” di quelli di Nihei che comunque le campiture e i retini li usa
Grazie a nome di L. Conca ! ^_^
cacchio, lo voglio! anche la tua recensione mi ha agganciato! E poi è vero che i geologi (anche quelli che non si sono laureati) non si perdono mai… chissà perché…..
ma… l’aulacogeno del Dnepr????
L’aulacogeno sta bene!
meno male mi stavo preoccupando!! 🙂
Se Leo dice Porca Puttana, lui che di solito non è triviale come noialtri vuol dire che merita. Andrò dalla nostra fumetteria di fiducia a prelevarlo, visto che le inutili saghe della Marvel le legge mia moglie, io ho il braccino corto. Tra l’altro mi permetto di citare una frase…
“Ma se c’è una cosa di cui mi fido ciecamente è il mio senso per la narrazione. Perché non è mio, mi è stato donato e quindi è estraneo ai miei limiti.” forse questo spiega a cosa servono i corsi di scrittura creativa che mi son sempre chiesto a cosa servono. Grazie anche di Questo!!!
Per i “disegni non all’altezza” a volte c’è il contrario. Sfido qualcuno a ricordare “Dick Drago” un fumetto con una storia assolutamente oscena, ma non nel senso dei pensieri di Cinzia, con gli errori di sintassi, grammatica e ortografia nel lettering ma con degli ottimi disegni. Non lo avrei comprato se i disegni non fossero stati di uno che ha fatto il militare con me!
in fumetteria non lo troverai ….solo dal ns sito http://www.passengerpress.com !
Dick Drago non era uno di quei fumetti osceno nati sulla scia del successo di Dylan Dog?
Ne avevo un po’, presi in un’edicola su una nave da crocera, mi stavo sgnaccando i maroni e l’edicola aveva dei fumetti usati, tra cui quello…che dire, non mi ricordo nemmeno se sono arrivati a casa mia o se li ho buttati una volta sbarcato, a causa di quel buongusto che, nonostante tutto, ci accompagna sempre…
Semplicemente raccapricciante…
Esatto! Proprio lui. io se frugo da qualche parte ho ancora i primi due numeri (collezionismo e amiciza verso il disegnatore) ma un po’ me ne vergogno. Urendo vero?
Io putroppo sto già seguendo “Cuori di Menta e Manici di Scopa Ma Ommioddio Non è Un Manico di Scopa, Quello”….XD
che bomba
comprato dal sito, poi vi dico com’era.
com’era?
come disegno/tratto mi ricorda pure lontanamente GiPi
cmq preso sulla fiducia!
“Metallo! Metallo per il senso per la narrazione di Leo”
(tra l’altro ho scoperto solo da poco che hai un Blog, mi tocca recuperare tuttii i vecchi post.)
Gipi è lontano dallo stile di Luca….ma non posso impedirti di vederci quello che vuoi! ^_^
dopo che arriva e lo leggo te lo dico… 🙂
Luca Conca, ad acquerello e tempere ha realizzato anche uno splendido volume intitolato IL RITRATTO e ambientato a Londra
al link seguente c’è il preview su ISSUU
Mi hai incuriosito, lo cercherò
qualcuno lo ha già ricevuto?
nessuno ancora che ci fa sapere se lo ha letto? ^_^
Io l’ho letto! Bellissimo!:)
A quest’ora molti di voi dovrebbero averlo ricevuto…. 🙂
Grazie a Leo abbiamo venduto oltre 10 copie, su cui un etichetta piccola come Passenger Press non sputa….anzi! ^_^ Qualcuno vuole sbilanciarsi oppure è rimasto senza parole?
In un mondo ideale, dovrebbe venderne molte, molte di più. Lancio un appello alla PASSENGER…e riuscire a mantenere la qualità di stampa, senza ricorrere a una confezione di pregio, ma sicuramente più costosa? Potrebbe costare di meno al pubblico… Lo dico, perché personalmente tengo più alla maggior diffusione, tramite costi contenuti, che alla confezione..poi, ovviamente, sono scelte editoriali.
Carissimo Leo, grazie ancora per l’attenzione che ci -mi hai concesso ^_^…..tu vieni dalle autoproduzioni e dovresti sapere cosa costa stampare in proprio….Passenger Press tiene in alta considerazione la confezione e anche i suggerimenti tuoi, ma è una voluta scelta editoriale fare fumetti con un packaging qualitativamente alto….se poi 10 euro ti sembrano molti ( si lo so che con dieci euro compri moooolto di più di 44 pagine a fumetti ), non so cosa dirti ^_^ , non credo che se lo stampassimo e vendessimo a 5 euro ne venderemmo tanti di più. Inoltre PERSONALMENTE voglio differenziarmi dalle altre “cose” che vendono un botto a Lucca poichè hanno un titolo pazzo oppure raccontano le peripezie grottesche di un santo o similia. Facciamo cose difficili e ne sono conscio, produciamo fumetti non per tutti, ma senza un cipiglio snob, e i nostri libri non vengono mai premiati poichè non ci conosce nessuno. Facciamo fumetti con il cuore, con il cervello anche se ci abbandoniamo alla pazzia. Io ci credo e i Ns 15 lettori fin’ora ci hanno scaldato l’anima. Se un fumetto mi piace lo compro anche se costa qualche cosa in più. Il Passenger Album Limited Edition che ha 4 tipi di carte e 4 formati di carta diversi ci è costato tanto stamparlo, lo vendiamo a 35 euro e ne sono rimaste solo una decina di copie sulle 300 stampate. Ci abbiamo messo un pochino a venderle tutte, ma è quello che ci ha dato più soddisfazione. E’ un terno al lotto. Grazie a te non dico che abbiamo fatto bingo, ma almeno un terno si. ^_^ un grosso abbraccio!
Infatti, come specificavo nell’altro commento, mi pare, le scelte editoriali sono assolutamente personali…diciamo che a volte un prezzo alto potrebbe tenere a distanza dei possibili acquirenti, e in quel caso sarebbe davvero un peccato. A Lucca per il secondo!:)
Aggiungo che come vedi nessuno ha scritto anche solo una riga di commento a parte te- questo vuol dire molte cose sui giovani lettori ^_^
Eh, non so che dire…magari è un post “superato” e a nessuno viene da ripescarlo così indietro e aggiungere dei commenti. Ma l’importante è che qualcuno in più lo abbia letto. E se gli è piaciuto, come sai, è più facile che un lettore scriva una critica che un complimento!;)
già!
bah, io mi sono iscritto a questo post per saperne di più ma mi son stufato di attendere recensioni di altri… l’ho appena ordinato
Bravo! Così si fa! Coraggio ci vuole! Io ho appena preso DRAGONERO e a dirla tutta, nonostante le recensioni positive fioccassero, ho smesso di leggere dopo una quarantina di pagine…°___° Purtroppo ai gusti non si comanda. Spero che i tuoi siano simili ai miei…almeno per L’URLO!
grazie zio! ^_^
Finalmente l’ho letto! Ringrazio Christian Marra che mi ha gentilmente rispedito una copia persa per strada.
Cose che non mi sono piaciute: ho provato disappunto scoprendo che la storia non è autoconclusiva (in effetti qui era stato scritto ma me l’ero perso… ma se capisco bene si tratta solo di 2 parti) e il tratto non è proprio nelle mie corde. Cose che mi sono piaciute: lo stesso tratto è sì (per me) sgradevole ma efficacissimo e quantomai calzante per il racconto.
Il giudizio finale è positivo: come ha scritto Leo, Urlo ti prende e ti trascina fino alla fine. Certo con sole 36 pagine la fine è vicina ma la tensione è alta e il meccanismo funziona: anche io vorrei tanto continuare a leggere. Un autore interessante scoperto grazie a questo blog.
grazie mille del tuo commento! dicevo in questo blog, tempo fa, che il segno, un pò respingente e sporco, lo avevo scelto proprio per il ritmo ansiogeno e ossessivo del racconto.sono felice di vedere che hai colto in pieno lo spirito e l’obiettivo..hai ragione, 36 tavole sono poche, ma devi pensare che a questo albo (come a questo nuovo al quale sto lavorando)mi dedico nei giorni in cui non dipingo, e anche partendo con anticipo, con 3/4 mesi di tempo utile, i giorni effettivi in cui riesco a disegnare si assottigliano sempre più.. spero con questa seconda parte di recuperare la tensione interrotta e di dare più respiro alla storia. grazie ancora, ciao! luca
mi accorgo ora che il mio commento precedente era un po’ sconclusionato (scritto da telefono…) ma l’essenziale c’era. Aggiungo che ho adorato le vignette in cui si doveva cercare il soggetto perso nella vegetazione, senza avere idea delle dimensioni. Grazie ancora a Leo. A questo punto voglio vedere anche qualche dipinto di Conca dal vero!