
Perchè qui non stiamo mica a pettinarle, le bambole, ma le facciamo, grazie anche a Elisabetta Zoppi di Prato.
Al momento non posso dire di più. Ma tra pochi giorni, posso farvi vedere altro.
Magari qualcuno ha già capito tutto.
Se sì, potrebbe spiegarlo anche a me?
GH!
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Quante versioni ne prevedi? Oramai sono la vittima sacrificale per eccellenza del Ragno 🙂
Non capito niente neanche io, ma se la realizzate è sicuro che la compro a mio nipote! 🙂
… Meglio piccettino…
Quindi non ci sarà un piccettino a farmi compagnia sotto le coperte?
piccettino sta uscendo: alla mia fumetteria arrivano questa settimana!!! 😉
Cose una Pigotta, anzi, una Rat-gotta?
Bravo Mamozzi. Volevo restare ancora nel mistero, ma poi Anna T mi ha sgamato.
Grazie, ne ho vinta una? 🙂 Comunque, bravo tu, che visto il genere di bambola immagino sia tutta beneficenza. Veramente, che ne sono tanti di indizi che fanno pensare che sei proprio da stimare. Tranne per quel vecchio post sui due Takeshi, forse… 😀
La voglio!!!!
Ma cos’è? 😛
Questo vuol dire che non vedremmo mai un Piccettino in stoffa e ovatta nel mondo tre-di? Questo progetto annulla quello di Piccetino? Non che sia brutto ma lo vedo un po’ come avere un giocattolo transformer o avere Megan Fox…
No, niente annulla niente. Sono cose differenti.
Ci speravo, grazie per la rassicurazione 🙂
UNICEF?
Eh, ormai il gioco è stato scoperto…:)
ecco, considerato che l’immagine si chiama “copia di copia di Rat-Pigotta”, un’idea ce l’avrei….;)
Anna, sei troppo sveglia, per il mio blog. Io invece sono un imbecille che lascio in giro le scritte.:D
uno di noi, Leo, uno di noi.
Grazie.
Dunque, io ho capito che l’immagine di questo post è firmata Leo; ma potrebbe essere falsa.
Voglio però capire sempre meno. Perché da quando ho visto Piccettino conciato in quel modo,
ho deciso di cercare di comprendere soltanto l’essenziale. Sono quindi a dirti che
se t’è presa di credere che Rat-Man, Piccettino e compagnia siano pupazzi, ti sbagli.
Raul, calma. Nessuno pensa che Rat-Man e soci siano pupazzi. Cioè. Piccettino sì, è un pupazzo. Questa invece è un’altra cosa, capitata parallelamente a Piccettino, ma ha altri scopi, che un semplice Ragno non approverebbe.
Basta che non fai la bambola di Cinzia….
Io ci voglio bene a Leo. Dico solo questo ù.ù
Ma se ti vediamo in giro, possiamo gettarti le braccia al collo in lagrime o ci becchiamo una denuncia?
No Leo, mi spiace contraddirti ma Piccettino non è un pupazzo.
E dopo aver visto quel coso tridimensionale di tessuto imbottito, posso dirti con certezza che, al di là della forma datagli dalla tua arte, Piccettino è irriproducibile. Si, Leo, perché Piccettino è il mistero animale smarrito nel tempo che, per lasciarsi trovare, disegna se stesso e si dà corpo in un involucro fragile: nello stranito silenzio di carta dove ancora può trovare il suo spazio di minuscolo essere finto più vero del vero. “Io… forse…ci sono… boh! mi hanno messo qui!”. In quel modo minuscolo e in un muto universo minuscolo ma inestinguibile, tu hai dato presenza non ad un pupazzo, ma all’ innocenza dell’animalino contemporaneo.
I mutandoni sono da realizzare a parte… Vuol dire che potremo vedere i peni dei personaggi?
Bello, bello, bello. Complimenti Leo, davvero una bella iniziativa. Credo che il Ragno (e i suoi terribili congiuntivi) non approvA, ma stavolta è proprio giusto così.
La voglio!
l’unica cosa che non ho capito è… ma è gonfiabile?
anche dove lavoro io ogni anno realizziamo le Pigotte 🙂 complimenti per l’iniziativa.