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Come i POOH

24/05/2016

Come i POOH, specialmente come Winnie Canzian, da un paio di settimane sono alle prese con un minuscolo ma intenso tour promozionale del libro IL BUIO IN SALA, edito da BAO Publishing che, lo ricordo, uscirà ufficialmente il 26 maggio, cioè tra pochissimi giorni e io sarò a Milano, alla libreria Feltrinelli di piazza Piemonte, alle ore 18:00, tanto per precisare.

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Questo libro azzurrone, qui. I due fermalibri sono Michele Foschini e me.

 

In quel giorno, inoltre, saranno presenti in libreria sia la versione con la copertina regolare, che la versione con la copertina variant, quella alla MAD MAX, per intenderci. Non ce ne saranno moltissimissime, ma la Feltrinelli le distribuirà abbastanza capillarmente in tutti i suoi punti vendita. Alla fine saranno 2500 copie con la copertina variant a disposizione. Ma l’interno è uguale, eh? Si ride allo stesso modo, giuro.

 

E insomma, a cominciare dalla scappata di due giorni allo scorso Salone del libro di Torino, dove abbiamo esaurito tutte le copie che avevamo, siamo passati ad ARF, a Roma e allo STARCON di Bellaria, con un incredibile uno-due che mi ha visto barcollare per un attimo, ma mi sono salvato grazie alle corde.

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Vendere un libro non è niente, è disegnarlo tutto, all’interno, che porta via un po’ di tempo.

Il Salone del Libro, lo ammetto, è una cosa nuova per me, che ci entro per la seconda volta in vita mia e di base ci vado a salutare gli amici, sperando che si accorgano che sono un lettore di quelli che abbassano la media in Italia, ma giuro che è solo per mancanza di tempo.

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Gabry e Fira del Rat-Man Fans Club hanno fatto le foto che sto pubblicando qui, anche questa che mi vede importunare Zerocalcare, distraendolo dalla sua interminabile sessione di firme che quando si alza dal tavolo sono tornati di moda gli spallotti, per dire.

E tuttavia pare davvero che ci siano miei lettori mescolati tra la folla presente, perché sennò non si spiegano le persone intervenute all’incontro che ho fatto con il mitico Steve della Casa, di HOLLYWOOD PARTY, trasmissione radiofonica celeberrima.

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Con Steve, il piacere di parlare di cinema con chi ne sa più di te.

Perché se non c’è da stupirsi per le lunghe file di Michele ZEROCALCARE Rech che regna in libreria con la determinazione di (un personaggio a caso di Trono di Spade, che purtroppo non seguo, sono out), è bello sperare che al di fuori dalle edicole, dove sono di casa io, da tanto tempo, possa esserci un pubblico per me anche nelle librerie di varia. Scopriamolo insieme.

LEO ORTOLANI

LEO ORTOLANI nelle foto di Tania Cristofari, che paio pure un uomo che ne sa un totale. Grazie, Tania.

Ma dio delleee cittààààà, e dell’immeeensitààààà…se è vero che ci seeeiii…e ne hai scritti piùù di nooiii, vediaaamo seee si puòòòò…fare un tour promooozionaaleee, oppure inveeece nooo…

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Non si può stare in pace a chiacchierare con Paola Barbato che si infila uno Stefano Priarone, probabilmente pagato dal Bussola.

E dagli spazi del Lingotto di Torino, ecco che la settimana dopo apre ARF, la seconda volta della nuova manifestazione dedicata essenzialmente ed esclusivamente al fumetto e ai fumettisti, che qui cosplayers e youtubers, grazie, ho già il folletto (il cosplayer degli aspirapolvere).

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L’ARF si tiene nella sede dell’ex macello comunale. Ha un senso. Anche che mi aspettino qui, nella zona dove macellavano i maiali.

Questo limite ovviamente verrebbe magicamente superato all’apparizione di Giorgia Vecchini vestita da Qualunque Cosa, ma non abbiamo il coraggio di dirlo, che siamo fumettisti e quindi timidi dentro.

 

Allora dovete sapere che addirittura quelli dell’ATAC hanno voluto lanciare, per l’occasione, una serie di biglietti con sopra RAT-MAN. Ma sul serio. Cioè tu arrivi a Roma, vuoi prendere un autobus o una metro? Vai a comprare i biglietti, ci trovi sopra una gag di Rat-Man. Così arrivo a Roma e c’è lo sciopero dei mezzi pubblici. Uno sciopero di poche ore, giusto per impedirmi di usare i biglietti. Se non è una cosa da Rat-Man, questa. Così mi hanno accolto all’arrivo in stazione quelli dell’ATAC che mi hanno accompagnato all’ARF in auto.

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Biglietti della metro di Rat-Man. Forse abbiamo esagerato.

In stazione c’è ovviamente anche l’eroico Paolo Campana, che in queste settimane mi ha aiutato a fare cose e mandarne altre anche per creare una mostra di originali che purtroppo per via del tempo a mia disposizione, risicatissimo, non sono nemmeno riuscito a vedere, ma non tanto per i miei originali, che li ho visti un sacco di volte, quanto per quelli degli altri autori.

 

E c’è pure il mitico Sio, con la bici portatile e però è venuto con il treno. Portatile, ovviamente.

 

E niente, arrivo già in ritardo sulla lezione che tengo con il maestro Bevilacqua a una classe di aspiranti autor di fumetti. Speriamo di avere detto cose interessanti, di avere dato due dati di realtà, di avere stroncato carriere come fossero caviglie durante un fuorigioco. Perché la cosa che emerge prepotente dai nostri discorsi è che il fumettista è praticamente il mestiere che facevano gli spartani quando non andavano in guerra. “SPARTANI! QUAL E’ IL VOSTRO MESTIERE?” E loro alzavano al cielo le matite: A-HU! A-HU! A-HU! Una cosa così. Che fare fumetti ci vuole quella predisposizione al martirio che alla fine quelle che hai nel palmo delle mani non sono stimmate, sono portamine.

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Questa la inserisco lo stesso, perchè Giacomo è venuto bene. Io, si vede che mi sono svegliato alle cinque di mattina.

E poi giù, senza respiro, conferenza sul BUIO IN SALA e sul cinema dei nostri giorni (tipo il martedì), insieme ad Andrea Fornasiero.

Dopo una breve e felice pausa con il Raffaelli, reduce dalla Cina e quindi in pieno jet lag, ma sempre con un aplomb invidiabile da lord del fumetto, entro nel tunnel carpale del firma copie e #ciaone.

Grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di mettersi in fila, prima alla PANINI COMICS e poi alla BAO. Una cosa un po’ schizofrenica, di file che si ribaltano e contrordini che vengono impartiti alla folla spaurita, ma ce la facciamo, dai!

Con la destra firmo, con la sinistra mangio polpette buonissime, procuratemi da Giacomo che è autoctono e SA.

 

Si chiude la giornata all’ARF con un bell’incontro dedicato al CESVI e alle magliette con sopra Rat-Man che aiuteranno voi a vestirvi con eleganza invidiabile e tante persone che abitano più lontano a viere meglio. Tipo i livornesi. Oh!Oh!Oh! Scherzo, Daniele! Non fare così, Emiliano! Che ormai il gioco è quello ci incontrarsi alle fiere con i Paguri e di mancare a ogni appuntamento con loro, che sia una cena, che sia un loro spettacolo, nemmeno lo facessi apposta. Nemmeno fossi pisano dentro.

Di quelli che poi si fanno fotografare solo con Gipi, per dire.

 

La serata punta in alto.

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Tipo Vacanze Romane, ma peggio.

Anteprima di NICE GUYS con tanto di attori in sala. Casco alla coatta (quando lo metti lasciando i capelli davanti fuori, ma in realtà mi scivolava all’indietro) e via, in motorino in due con il Bevilacqua che SA, verso il red carpet, dove ci incontriamo con la sua bella Flavia, la bella Maria Rosaria, l’affascinante Sio, la coppia Rrobe-Furiosa, Riccardo e LA PROFESSORESSA Cecchini e altri eleganti autori che passano davanti alla folla, grazie a magiche buste con sopra scritti dei nomi. Ci muoviamo con disinvoltura fino al punto in cui un signore dalle dimensioni di un furgone di quelli che si affittano per i traslochi, ci controlla che dentro le buste ci sia effettivamente un invito. E c’è! Evvai!

 

Dopo di che è fatta. Ci accomodiamo e in una simpatica quarantina di minuti ecco arrivare Russell Crowe, Joel Silver, Shane Black e Ryan Gosling che ci augurano buona visione. E in effetti NCE GUYS ve lo dico qui, è divertentissimo, che poteva essere semplicemente un buon buddy movie, ma ha dentro delle spruzzate continue di demenzialità alla Landis che non si può non ridere.

 

Ridendo e scherzando, il giorno dopo son già sul treno per Bellaria, dove si tiene lo STARCON, la manifestazione del fantastico e della fantascienza legate a film, telefilm e letteratura, quest’anno aperto anche ai fumetti. In particolare ci siamo Claudia Balboni e io, anche se la vera attrazione della manifestazione è lui. Anzi, LUI. Il capitano più famoso della galassia. James Tiberius Kirk. In carne (tanta) e ossa. Signore e signori, William Shatner.

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KHAAAAAAAAAAAAAAANNNN!!!

Ora. Lo abbiamo a volte deriso per certi telefilm polizieschi, per certi capelli, per certe circonferenze toraciche…e poi ecco che entra sul palcoscenico, con tanto di sandali alla tedesca. E qualcosa ti esplode nel cervello, che sei lì e davanti a te c’è una leggenda. C’è un uomo che ti ha portato agli estremi punti della galassia della tua immaginazione. Per tanti anni. Lo hai seguito in tutti i telefilm, lo hai seguito in tutti i film. Fino alla fine. Sempre vincente, a volte borioso, a volte primadonna, a volte giù di forma, ma adesso, dopo decenni di ricordi, di emozioni, di tutto quello che potete metterci voi quello che volete, adesso è lì, davanti a me. Dovrei dire davanti a noi, ma credo che ognuno abbia vissuto la cosa in maniera talmente personale da far sparire la folla che assiepava la sala.

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Rubo in rete questa foto. Se guardate bene, c’è un esaltato in prima fola che fotografa con un cellulare tristissimo. Io. Ma indosso la maglia blu dell’ufficiale scientifico, comprata per l’occasione. Un nerd allo stato brado. Accanto a me, il mitico Egisto.

Oggi, William Shatner ha 85 anni, appena compiuti. Ma quell’uomo che sta facendo applaudire tutti e che ci sta facendo ridere con i suoi aneddoti, con l’energia che spazza via il palcoscenico come scariche elettriche, ne dimostra venti di meno.

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Un capitano alla sessione di firme.

Perché lo abbiamo sempre saputo. Che il capitano Kirk, con tutti quelli che possono essere i suoi difetti, ha sempre avuto un pregio ben definito. Non si risparmia. E non si risparmia Shatner che dà tutto se stesso ai presenti, straordinario e mattatore completo. Non sta nemmeno seduto, si alza di continuo, racconta, improvvisa, mima combattimenti. Insomma, il capitano Shatner è indubbiamente la star dello STARCON 2016.

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Per dire, il mio cellulare è l’unico ancora esistente che non possiede lo zoom per fare le foto. Giuro. Anche per telefonare devo essere distante meno di cento metri dalla persona chiamata.

Poco prima dell’incontro delle firme, siamo nella stessa stanza, ci sono anche altri meravigliosi attori, come il simpaticissimo Sylvester McCoy o la affascinante Terry Farrell. E in quel momento lì, mentre gli organizzatori fremono per preparare gli ospiti, nessun fan è ancora entrato, io, che sono timido tipo che allo specchio mi do del lei, mi avvicino a Shatner, perché quando mi ricapiterà? E gli stringo la mano. “Volevo solo salutare il mio capitano preferito”, riesco a dire in un inglese decente ( e sento la mia vecchia professoressa che piange, felice di avere avuto questa soddisfazione prima di morire). E niente, poi mi allontano e lo lascio in pace. Mi basta così. Avere ringraziato qualcuno che mi ha dato tanto, con la sua carriera di attore.

 

Più tardi conosco anche Dan Freeman, simpaticissimo regista e sceneggiatore che è allo STARCON con moglie e bimbi. Dan parla bene l’italiano, per avere vissuto da bambino a Padova e così si incuriosisce al SIGNORE DEI RATTI e alle altre cose che fanno ridere (tradotte in inglese dal papà), il piccolo Ben. Mimi viene invece prelevata dalle mie due colombiane e addio. E’ come una bambola, per loro, che ormai sono alte come gazzelle. Dan è qui con Sylvester McCoy, per molti uno dei Doctor WHO, per me Radagast The Brown, a cui prometto di realizzare la mia versione dello HOBBIT, perché è una persona troppo simpatica. Quando gli accenno alla eccessiva lunghezza dei tre film dello HOBBIT, alza gli occhi al cielo.

 

Ci sono delle bellissime signore con capelli bianchi che un tempo erano donne fatali nei telefilm di Star Trek, quando addirittura non sono state Catwoman, come Lee Meriwether, c’è un altro attore giovane, Manu Intiraymi, sempre dalle serie di Star Trek, c’è Nalini Krishan, jedi che ha combattuto nell’arena, in SW Episode II e che per il jet lag, mentre siamo in ascensore, si gira verso la parete, sbadigliando disperatamente.

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La bella della classe.

E poi c’è Terry Farrell, cioè Jadzia Dax in Deep Space Nine. Ancora più bella dal vivo e adesso, di allora. Altisssima, elegantissima (è stata anche modella) e con uno sciccoso calice di vino bianco durante la sessione firme. Le foto gliele ha fatte Egisto Seriacopi, perché io, da nerd, di fronte a queste donne, ho un mandato di timidezza che mi impedisce di avvicinarmi.

 

Lo Starcon è una manifestazione quasi “famigliare”, retta dall’entusiasmo dei suoi fan, che si conoscono un po’ tutti, una manifestazione che ha traghettato lo STICCON verso un universo più ampio, in cui sono confluiti anche i fan di Star Wars e di altre serie e film, ma se vai sul palco e dici che in fondo siamo allo STICCON , ricevi un’ovazione dal pubblico, per cui le cose sono ancora abbastanza definite. Ma va bene così, dai, che dopo i miei racconti da trekker, incontro il mitico Filippo Rossi con cui ci conosciamo dai tempi dell’EMPIRECON, che mi fa “Dai, ti sei sfogato bene?”, come a dire “ora torna da noi, nella religione di Star Wars!”

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Grazie, STARCON, davvero. “Come ti senti?” “Giovane. Mi sento giovane” (cit.)

E cosa volete che vi dica? E’ una guerra di religione, ma basta sulla passione, senza intenzioni di guerre tra l’una o l’altra. Cosa che sarebbe divertente anche a livello di religione vera. Pensa a fare la EVANGELICON. O la MUSLIMS and GAMES. Dove tutti sono appassionati ma convivono allegramente durante questi weekend, festeggiando la fine di giornata a colpi di bomboloni notturni. Cosa che, abbiate pazienza, non sono riuscito a fare e mi è dispiaciuto, ma dopo le 5 di mattina per andare a Roma, era tutta in salita.

 

Grazie, infine, a Linda Attivissimo, che ha partecipato alla gara di cos player con un costume interamente realizzato a mano di RAT-GIRL!

La concorrenza era fortissima, non ha vinto, ma l’ho voluta come valletta a consegnare la busta del premio speciale della giuria.

 

E insomma, il mini tour non finisce qui.

Giovedì 26 sarò a Milano, come già accennato, e sarò a Milano anche il 27 mattina, al WIRED NEXT FEST.

IL BUIO IN SALA (Con titoli)

Adesso la variant è modificata e si vede il chitarrista!

Dopo di che, con una tripletta clamorosa, il 7, 8 e 9 giugno mi potrete incontrare, rispettivamente, a Torino, al Circolo dei Lettori, alle ore 21:00, a Bologna, in Feltrinelli Ravegnana, ore 18:00 e a Roma, nella Feltrinelli di via Appia, sempre ore 18:00.

 

Presenteremo IL BUIO IN SALA. Con Michele Foschini a Torino, con Andrea Plazzi a Bologna e con Luca Raffaelli a Roma.

Se non avete voglia di andare al cinema, quella sera, potete passare da noi!

 

Ciaooo

 

leo

 

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Non fa male.

 

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33 commenti
  1. Non vedo l’ora di poterla finalmente incontrare dal vivo a Roma, è un sogno che si realizza. Farà gli autografi ai libri dopo la presentazione?

  2. Gaaab permalink

    Te lo dico io Leo, il workshop all’ARF è stato veramente illuminante! Spiacente ma non mi ha fatto passare il desiderio (e il bisogno) di fumettare!
    Altra scoperta è stato il tuo collega Jack Waterdrinker di Panda likes, persona divertente e intelligente.
    Buona continuazione di tour! Ti consiglio un weekend alla SPA con Cate quando finisci (cioè…io ci sono stato con mia moglie)

  3. Antonella M permalink

    Tanto lo devo comprare, magari vengo a importunarti alla Feltrinelli. Grazie del lungo post 😀

  4. Kirk che grida KHAAAAAAAAAAAAAAANNNN!!! resterà per sempre impresso nella mia mente (quasi)!

  5. Beh…il tuo incontro con Shatner (che per me resta comunque imbattibile nel salto in auto di TJ Hooker) mi ha comunque ricordato la mia azzardata e alquanto ridicola stretta di mano a te, all’Arf. Credo di aver detto solo un banalissimo “complimenti, ti seguo da 20 anni” e poi ho realizzato che in realtà poteva sembrare un pedinamento ventennale da stalker!
    Vabbeh, comunque con la stretta di mano, i disegni e il selfie insieme, hai realizzato un mio desiderio storico.
    Grazie Leo.

  6. Lieto che ti sia piaciuta la Starcon (anche se per me sarà sempre Sticcon ^_-) spero che ti venga la voglia di tornarci a trovare. 🙂 Se vuoi ho qualche foto di te nei panni di Davros. 😉

  7. Ma le didascalie lunghe non si leggono, che c’è scritto? (comunque io ho ben due cellulari senza zoom, dì al tuo di non sentirsi solo al mondo ^_^)

    • Gorzorg permalink

      Sembra che solo da desktop le didascalie vengano tagliate, mentre da mobile si vedono bene. Comunque eccole 😉
      -Gabry e Fira del Rat-Man Fans Club hanno fatto le foto che sto pubblicando qui, anche questa che mi vede importunare Zerocalcare, distraendolo dalla sua interminabile sessione di firme che quando si alza dal tavolo sono tornati di moda gli spallotti, per dire.
      -LEO ORTOLANI nelle foto di Tania Cristofari, che paio pure un uomo che ne sa un totale. Grazie, Tania.
      -L’ARF si tiene nella sede dell’ex macello comunale. Ha un senso. Anche che mi aspettino qui, nella zona dove macellavano i maiali.
      -Questa la inserisco lo stesso, perchè Giacomo è venuto bene. Io, si vede che mi sono svegliato alle cinque di mattina.
      -Rubo in rete questa foto. Se guardate bene, c’è un esaltato in prima fola che fotografa con un cellulare tristissimo. Io. Ma indosso la maglia blu dell’ufficiale scientifico, comprata per l’occasione. Un nerd allo stato brado. Accanto a me, il mitico Egisto.
      -Per dire, il mio cellulare è l’unico ancora esistente che non possiede lo zoom per fare le foto. Giuro. Anche per telefonare devo essere distante meno di cento metri dalla persona chiamata.

    • Gorzorg permalink

      Sembra che solo da desktop le didascalie vengano tagliate, mentre da mobile si vedono bene. Comunque eccole per intero 😉
      -Gabry e Fira del Rat-Man Fans Club hanno fatto le foto che sto pubblicando qui, anche questa che mi vede importunare Zerocalcare, distraendolo dalla sua interminabile sessione di firme che quando si alza dal tavolo sono tornati di moda gli spallotti, per dire.
      -LEO ORTOLANI nelle foto di Tania Cristofari, che paio pure un uomo che ne sa un totale. Grazie, Tania.
      -L’ARF si tiene nella sede dell’ex macello comunale. Ha un senso. Anche che mi aspettino qui, nella zona dove macellavano i maiali.
      -Questa la inserisco lo stesso, perchè Giacomo è venuto bene. Io, si vede che mi sono svegliato alle cinque di mattina.
      -Rubo in rete questa foto. Se guardate bene, c’è un esaltato in prima fola che fotografa con un cellulare tristissimo. Io. Ma indosso la maglia blu dell’ufficiale scientifico, comprata per l’occasione. Un nerd allo stato brado. Accanto a me, il mitico Egisto.
      -Per dire, il mio cellulare è l’unico ancora esistente che non possiede lo zoom per fare le foto. Giuro. Anche per telefonare devo essere distante meno di cento metri dalla persona chiamata.

      • Che cosa bizzarra…ma grazie per l’aiuto! 🙂

      • Grazie ^_^
        Che poi quella “Rubo in rete […]” in realtà si legge benissimo anche da PC… boh!

      • Gorzorg permalink

        A me in quella invece taglia via “cellulare” e “nerd allo stato”… misteri dell’HTML…

  8. Io ero andata in fibrillazione e ansia da prestazione con solo una presentazione del mio libro dove erano presenti una cinquantina di persone o poco più (e la metà, o poco più, li conoscevo. Fai un po’!).
    Comunque a Milano cercherò di esserci!

  9. La Feltrinelli di Piazza Ravegnana a Bologna. Dai che, con un po’ d’impegno, riusciamo a farci stare più di 12 persone.
    A parte gli scherzi, capisco le esigenze “pubblicitarie” e che i luoghi non li scegli tu, ma quel posto è un buco. La butto lì: Piazza Maggiore è a due passi… 😀

  10. Claudia Balboni permalink

    E’ stato un vero piacere conoscerti di persona Leo 🙂
    Un saluto

    • Ciao Claudia, il piacere è stato mio, scusa se poi ero cristallizzato dall’ansia disinvolta del momento, non ti ho fatto nemmeno tutte le domande che poi mi son venute in mente! Alla prossima! ciaooo leo

  11. ANTONELLA M permalink

    Ho appena detto “so che non si farebbe” a Leo. Vado a scavarmi un comodo loculo.

  12. nocciolo permalink

    Pensi di aver detto “Volevo solo salutare il mio capitano preferito”, si e’ distintamente sentito “Ciao, nonna”

  13. pippopippo12 permalink

    Ottimo scoprire che c’è anche su Amazon Kindle. Applausi!

  14. martigna1970 permalink

    Libro preso (non avrei mai potuto rinunciare). Bellissimo e divertente, posso solo fare i miei complimenti e ringraziare di cuore! Grazie!

  15. Ma Leo, ho letto che per un autografo a Torino bisogna fare la coda alle 10:30 in un’altra fumetteria? Lavorando è impossibile, caspita

    • Non ne vedo il senso…dove lo hai letto? L’incontro è alle 2100 al Circolo dei Lettori.

      • “Informazioni per il firmacopie.
        Martedì 7 giugno dalle 10.30 alle 19.30 presso POPstore, via Bertola 31/f, saranno distribuiti i biglietti per chi vorrà firma e/o disegno di Leo Ortolani alla fine della presentazione serale al Circolo dei lettori.
        Per informazioni: 011 067 4849”
        Questo è sulla pagina ufficiale dell’evento. Quindi se non prendo il tagliando niente autografo?

  16. Ecco! Non lo sapevo, sorry. Guarda, tu se ce la fai, prendilo (c’è tempo fino alle 1930), sennò, alla fine dei biglietti, faccio le firme a chi non ce là. MA!…nel caso tenessero conto solo di chi ha il biglietto (siamo ospiti del Cricolo, magari gli va di fare così), ci sarà comunque un’altra occasione…sarò ancora a Torino a settembre…O ci vediamo da altre parti…In sostanza, vieni, goditi la serata e speriamo di avere tempo e possibilità, dai.

  17. Fernando permalink

    Buyato! O per i non anglofoni: compred!
    Col sotterfugio di farlo passare come regalo di compleanno della progenie, l’ho prenotato da Feltri, e quindi detengo la copertina col chitarrista folle ( che si vede )
    Anche se l’ho pagato io, ti ringrazio del tuo estro che tiene in moto rotelline che altrimenti si fermerebbero causa tutte le cose che sai anche tu.
    Quando verresti in Cagliari?
    Avvisa per tempo che noi siam lenti; poco abituati alle visite, ma allenati all’accogliere l’ospite buono.
    Nando 63

  18. Alvaro Roberto permalink

    Mi sono comportato come un adolescente in esaltazione da fiera del fumetto ad ARF e ti ho assediato per tutta la conferenza CESVI, ma era l’unica occasione che avevo per incontrare il mio fratello mancato, il creatore del miglior personaggio ironico del fumetto italiano e ti ringrazio infinitamente per la tua grande pazienza per esserti ceduto anche ad un selfie con il sottoscritto (venuta mossa ma indimenticabile) e visto che non mi sarei potuto permettere lo STARCON, saperti in prossimità del nostro Capitano Kirk è stato un po come esserci anch’io. Grazie per la telepatia! Il 54enne NERD antelitteram Alvaruccio.

  19. Lupo Grimmer permalink

    Una cosa non la trovo giusta, capisco che non dipende da te e non ti sti dando nessuna colpa, ma chi abita più a sud di Roma come me??? Niente incontro con il magnifico e geniale Leo Ortolani???
    Un salutone

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