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Se questo è un uomo

27/11/2012

Ridendo e scherzando, ieri pensavo che vent’anni fa stavo facendo il militare.

Quella cosa che adesso che non c’è più l’obbligo, bisogna raccontarla ai ragazzi di oggi come di un momento di passaggio della vita da ragazzo a uomo, fatto di niente.

Almeno gli indiani d’america ti appendevano con dei ganci infilati nel petto e stavi lì fino a che, per il peso del tuo corpo, non si strappava la carne e cadevi a terra.

Questione di poco. Una giornata, to’. Meno, se il tuo nome era “Bisonte Che Mangia”.

A militare, invece, ti appendevano per le palle, per un anno. Quando avevi finito le potevi usare come lazo, per divertire gli amici che avevano fatto il servizio civile.

E insomma, questa cosa del militare l’avevo fatta perché in casa mia, mio padre diceva che se non facevi il militare non eri un uomo.

Questa convinzione di mio padre, che ai suoi tempi ha fatto l’ufficiale di contraerea, era tipica di quella generazione quando le cose erano più semplici, o forse non erano più semplici, magari avevi solo meno scelta.

Ma insomma, lui è fatto così, che da ragazzo, c’era da saltare giù da uno scoglio di 5 metri in mezzo alle onde e uno del gruppo aveva detto “chi non si lancia non è un uomo”, lui si era lanciato.

Io, se sono in cima a uno scoglio e c’è uno del gruppo che dice “chi non si lancia non è un uomo”, io, guardo le onde laggiù in fondo e dico “Vai prima tu, pazza, che devo finire una cosa a uncinetto.”

Che per me, dimostrare di essere un uomo si fa in molte altre occasioni.

Tipo: lei ti lascia e tu non piangi, strisciando ai suoi piedi e gemendo “Nooo, noooo, ti preeegooo, nooo”.

E qua, purtroppo, pensavo ci fosse la prova dello scoglio, ho pianto gemendo.

Zero punti.

Oppure ti scoprono che hai rubato qualcosa a scuola, ma pensano che sia stato un tuo amico, già noto per altre malefatte. Se sei un uomo, ti assumi le tue responsabilità e scagioni l’amico.

Scusami ancora, Valerio, eh?

Zerissimo punti.

O ancora, una ragazza è perdutamente innamorata di te e ti si dichiara con una lettera, in vista del suo compleanno, che farà una festa a casa sua, ma tu pensi a un’altra.

Un vero uomo la andrebbe a trovare, per chiarire la situazione.

Io, le ho telefonato dopo essermi reso irreperibile per una settimana, l’ho ringraziata per i sentimenti, le ho detto che non c’era speranza, e nel frattempo le ho chiesto se alla sua festa ci poteva venire anche l’altra.

Ha riattaccato.

Vedete, nella vita di una persona, le occasioni per dimostrare di essere un uomo sono tante, e io le stavo mancando tutte. E non ho mai saputo nuotare bene.

Così avevo scelto di fare il militare. E ha funzionato!

L’ultima burba a sinistra.

Quando ho finito, dopo un anno di niente, ho rimesso in carreggiata tutta la mia vita.

Per prima cosa, ho lasciato la morosa con cui stavo da tre anni, perché era una storia che si trascinava, senza futuro. Un taglio netto. Deciso. In realtà ci ho messo un anno perchè aveva la settima di coppa. Cercate di capirmi.

Poi mi sono dichiarato a un’altra, mentre stavamo studiando insieme per l’esame di stato di Geologia. Stavamo ripassando le frane. Non è andata bene.

Ma pazienza! Ero un uomo, ormai! Solo, ma uomo!

E poi ho iniziato a fare le strisce de L’ULTIMA BURBA per Sturmtruppen, QUELLI DI PARMA per LA GAZZETTA DI PARMA, CLAN per TOTEM, e via dicendo.

Insomma, c’era stato il passaggio. Da ragazzo a uomo. Mio padre aveva ragione, alla fine.

E dopo tanti anni, a Lerici, è arrivato il momento di buttarsi in acqua da un pontile. Il mare è molto agitato, ma gli altri due compagni sono già in acqua e mi chiamano.

Guardo gli scogli. I ricci che occhieggiano sott’acqua. Neri. E le onde.

Ripongo il golfino rosso che poi è venuto una meraviglia, tutto a punto croce, e mi avvicino al bordo.

E scendo. Con la scaletta di ferro.

E poi prendo il largo.

Un uomo in mare. Ma senza qualcuno che lo urli.

Resto così, in balia delle onde per cinque minuti, poi presumo che la prova sia stata superata, mi riavvicino alla scaletta di ferro, aspetto l’onda giusta che mi sospinga dolcemente verso l’alto e mi schianto il ginocchio contro il cemento, uscendo che sanguino come un maiale, ma facendo “Non è niente, non è niente!”

Non è niente perché sono un uomo.

Però un giorno mi hanno detto che ci sono 33 variazioni di sessualità.

La mia deve essere “maschio, ma privo di scoglioni”.

55 commenti
  1. APPLAUSI!!!

  2. Ferruccio permalink

    Commosso e fradicio di lacrime.
    Grazie di esistere.

  3. wpbloyd permalink

    ommioddio!! hai fatto il militare insieme ad Apu dei Simpson!! (penultima burba a sinistra..)

  4. Leo da giovane! D:

  5. Che generazione!
    Non come me, che ho temporeggiato nell’utero quel tanto che bastasse per vedere la luce di un nuovo anno che mi avrebbe esentato dal militare…

  6. anche a me sarebbe piaciuto fare il militare, per diventare un vero uomo. poi mi sono resa conto che avevo una quarta coppa d, ero veramente brava nel punto croce, e che i tacchi erano attraenti, nonostante facciano male, un pò come quei ragazzi davvero stronzi, o con carenze di scoglioni.

  7. ahahah !! Che uomo !!
    Ora vogliamo anche sapere dove si è collocata “Cate” in tutto questo…. 😀

  8. Questo post mi ha contemporaneamente divertito e intristito come non mi capitava da tempo. Mi ha divertito come mi diverte tutto quello che viene fuori dalla tua mente. Mi ha intristito perchè, appartenendo io a una delle prime generazioni che il militare non l’ha fatto, quel momento di passaggio in cui cambia tutto (possibilmente in meglio) lo sto ancora aspettando e neppure lo vedo all’orizzonte. Tu parli di un anno di niente, per me sono già quasi tre anni di stallo che mi stanno logorando. E capiscimi, la mia ragazza non ha neppure la settima…

    Comunque grazie per aver condiviso queste tue riflessioni, in qualche modo aiuta. Io vado che c’ho un maglioncino rosa shocking da finire.

    Ciao

    M.

  9. Gonzo Kent permalink

    Io ho fatto il servizio civile perchè non potevo fare il militare insieme a Jasmine Serendipity Lauricella e a similari quarte coppe d

  10. WalterWhite permalink

    soccia che foto!

  11. Ma che sguardo c’hai nella foto? Altro che Jimmy Bobo!

  12. Johann Gambolputty of Ulm permalink

    … non c’è ma che tenga, Leo in quella foto ha proprio uno sguardo fiero, giuro. Dai suoi autoritratti non lo riconoscevo.

    (… sembra un misto fra Eastwood (parte alta) e Hugh Laurie (parte bassa, con la barba))

  13. Pinna permalink

    Leo, toglici finalmente un dubbio atavico, il militare l’hai fatto a Udin(e)?

  14. GCL permalink

    io il militare non lo ho fatto, anno 1964, esuberanza di leva. Come invidio voi veri uomini
    che avete potuto usufruire di questa formativa esperienza di vita!
    Come dite? Dov’e’ che devo andare?

  15. Sei così uomo da non sapere che i golfini a punto croce non si possono fare: il punto croce è un punto da ricamo.
    (Sei sempre il migliore, va’. Come m’hai fatto ridere tu, nella vita, veramente pochi.)

  16. G.Crasher permalink

    Ma ci dica, quando ha deciso di abbandonar la calda peluria barbosa?!^*

  17. Anna permalink

    Io c’ho questa domanda che mi assilla (ok, più o meno) da un pò…ma i laureati in geologia quali sbocchi lavorativi hanno??

    • Quello del sabato sera, dopo aver bevuto.

      • Anna permalink

        ….ok, mi sarei aspettata questa battuta da non so, un Jimmy Bobo qualunque…ho capito, call center?

      • No, il call center è sbocco per altre facoltà. Da geologia esce di tutto. Fin i fumettisti.

  18. Io, ogni volta che mi chiedono di dimostrare di essere “Uomo”, tiro giù i pantaloni. Non vi dico i soliti casini quando devo compilare i questionari chiedendomi del sesso.

  19. Cinzia permalink

    ma come!? aver fatto il militare non ti aiutato a rimorchiare ragazze? mio padre (per far ingelosire mia madre) a distanza di 30 anni ancora racconta le avventure quando salpava in qualche porto.. forse ti dovevi dare alla marina militare.. 😉

  20. Oh io ho avuto decine di uomo per dimostrare di essere un vero uomo! specialmente durante il parto:-) In ogni caso oggi ho fatto una cosa tremenda. Ti ho nominato come Blog Affidabile. Scusa! trovi tutto qui :http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile

  21. Il Mondo conosciuto [e anche un po’ quello sconosciuto] aveva bisogno del blog del Leo. Quasi che mi connetto solo per vedere se hai scritto qualcos’altro. SEIBBELLO!!

  22. Leo, toglimi una curiosità, io In università riconosco subito i geologi: barba lunga e incolta e camicia a quadri o maglietta di una band Metal su capelli lunghi. Ma siete tutti così?!

  23. Bellissimo! 🙂

  24. Leo, per caso questo post è stato ispirato in parte dalla canzone “Un vero uomo dovrebbe lavare i piatti” del tuo amico Michele “Caparezza” Salvemini? Sarebbe una perfetta colonna sonora. E infatti io la linko. Va’.

  25. bdm permalink

    bel pezzo,
    sei un vero umorista
    (uso un termine antico e nobile, me ne rendo conto)… 🙂

  26. uomodelmonte permalink

    io faccio parte di quella generazione che “il militare non è più obbligatorio”, anzi rientro proprio nella primissima leva di costoro. quindi non l’ ho fatto e tutto sommato non lo rimpiango non per una forma di antimilitarismo quanto piuttosto per una questione pratica, ossia fare un anno di ferma non obbligatoria senza avere poi l’ intenzione di fare carriera non ha senso.
    devo dire che per quanto possa essere ( stato ) inutile l’ anno di naja, non ho trovato mai nessuno che a conti fatti se ne sia poi lamentato. anzi, sempre più spesso sento gente dire che “se si fosse fatta furba, avrebbe messo la firma e continuato”.
    la naja come forma di difesa nazionale era di sicuro un disastro, ma ( almeno nella maggior parte dei casi ) permetteva di entrare in contatto con molte realtà differenti permettendo a gente che non si era mai mossa dal proprio comune di conoscere persone e luoghi, creare relazioni e quindi crescere in tutti i sensi. oggi buona parte dei volontari nelle FFAA sono spinti dal desiderio di trovare un posto di lavoro ( statale, diciamolo ), nell’ esercito piuttosto che in polizia, carabinieri ecc…
    tutto questo per dire che *mette il cappello e guarda i cantieri* se i giovani d’ oggi facessero ancora la naja, innanzitutto male non gli farebbe e, FORSE, avremmo qualche UOMO in più e qualche cretinetto in meno

  27. risate a martello!! bravo!!

  28. oizes permalink

    io non ho fatto il militare, ma ho fatto otto anni di ingegneria… rientro sempre nella categoria di uomo???

    • Mi spiace, è un NO.Mai chiedere ai geologi, se siete ingegneri, c’è la guerra, non lo sapete?

      • oizes permalink

        qualcuno doveva pur segnaralo in questo blog:


        cit. Dr. Sheldon Cooper

      • Oizes, sei in ritardo, c’era già, e ho già risposto che se ci fossero stati geologi veri, gli avremmo lanciato delle pietre, mica dei buffetti colorati.Il colore ce lo metteva lui.

  29. LucaS permalink

    Ahahahah, io faccio 20 anni l’anno prossimo, ma ricordo il militare con affetto, o meglio solo i primi mesi, poi uno scoglionamento totale… e mi avevano pure trasferito prima dell’arrivo della bella stagione, addio mesi spaparanzato in spiaggia… 😦
    Comunque bei ricordi, diventai uomo, no che pensate ? uomo nell’unico senso importante per una donna (e per lo stato), ovvero portavo a “casa” (in branda) il mio primo stipendio…
    Certo non ci combinavi molto, e le donne attratte dalla mia improvvisa mascolinità acquisita erano giusto una vecchietta sdentata e un po’ “alternativa” e probabilmente qualche esempio di femminilità in un paese meno “sviluppato” del nostro (ah, ci sono?).

    Ahhhh, e le telefonate dalle cabine telefoniche per chiamare casa (ET prrrr!), gli amici (Luca chi ?) e la ragazza (allora quanto ti danno di paga? tututututu….)

    Bei ricordi… forse…

  30. Dolly permalink

    Ah, ma allora la ragazza che si vede ogni tanto ne “l’ultima burba” non è Cate? Ci cpstringi a farci gli affari tuoi!

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